Elezioni a Livorno, una nuova occasione di rilancio per l'ippodromo Caprilli?

L'appuntamento con le elezioni comunali si avvicina, e dopo la pubblicazione su GiocoNews.it delle interviste ai due principali candidati sindaco di Livorno - Luca Salvetti per il centrosinistra e Alessandro Guarducci per il centrodestra – ospitiamo il commento di Attilio D'Alesio, in qualità di ex amministratore pubblico (presidente di circoscrizione, consigliere provinciale, assessore comunale allo Sport dal 2004 al 2009) e di ex direttore, dal 1984 al 2011, dell'ippodromo Caprilli.

“Dopo aver letto le interviste di Luca Salvetti e Alessandro Guarducci, candidati a sindaco della mia città mi sento in dovere di intervenire per evidenziare quanto segue: Livorno ha molti problemi e tante questioni molto importanti da affrontare e risolvere, come sanno bene tutti i livornesi; certamente tra le priorità non ci sono né il gioco né l’ippodromo, che è stato la mia 'vita' e dove ho iniziato a lavorare quando avevo 18 anni.
Sia Luca che Alessandro, per la professione che svolgevano (giornalisti entrambi, Ndr), hanno frequentato spesso l’ippodromo quando c’erano migliaia di spettatori e ci lavoravano 160 giovani addetti al totalizzatore e 20 tra impiegati ed operai.
Quelle serate sono indimenticabili per tutti i livornesi.
Sul Caprilli ci sarebbe molto da dire in merito alle 'pessime' scelte fatte in passato dall’Amministrazione comunale: la prima nel 2009 quando il Comune acquistò per 1 euro la quota societaria della Livornese corse cavalli e subito dopo mise in liquidazione la Labronica corse cavalli ma anche su quelle successive e sulle più recenti, ma come tutti sappiamo 'il tempo è galantuomo'!
Tra un mese sapremo chi sarà il nuovo sindaco e già da ora gli faccio gli auguri per un grande buon lavoro e mi metto a sua disposizione per collaborare per la migliore apertura e rilancio dell’ippodromo ed anche della Fondazione culturale La Caprillina, costituita nel 2000 e chiusa nel 2013.
Dai precedenti sindaci le mie proposte non sono mai state prese in considerazione ma come tutti sappiamo 'la speranza è l’ultima a morire'”.