“La Fiamma tricolore di Como, non può che sorridere davanti all’inchiesta della trasmissione ‘Fuori dal coro’ andata in onda ieri sera 2 ottobre. Finalmente esce allo scoperto la discriminazione che vede un esiguo numero di impiegati comunali strapagati, con i soldi di noi tutti contribuenti. Una situazione al limite del paradosso visti i milioni di euro che lo Stato versa ogni anno al Comune di Campione.”
A sottolinearlo in una nota è Carlo Russo, segretario provinciale della Fiamma tricolore di Como, che in questo modo commenta il servizio andato in onda ieri, 2 ottobre, nella trasmissione di Rete4 "Fuori dal coro", in cui si è parlato degli stipendi fuori dalla norma di alcuni dipendenti del Comune di Campione d’Italia.
Un tema già portato alla luce da GiocoNews negli ultimi mesi, e ora salito alla ribalta anche della cronaca nazionale.
Tale situazione è stata descritta in precedenza dal partito, evidenziando come il Casinò, per far fronte alla crisi cominciata con la bancarotta del 2018, riceverà fino al 2047 dieci milioni di euro dallo Stato e come gran parte di questi soldi serviranno ad alimentare stipendi considerati troppo alti.
Anche i consiglieri Simone Verda e Gianluca Marchesini, del partito Campione 2.0, attraverso una missiva inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a giugno di quest'anno hanno sottolineato come tali stipendi siano ingiustificati e assolutamente non "in linea" alla luce del dissesto economico vigente dal 2018.
Tornando alla cronaca, il segretario provinciale di Fiamma tricolore prosegue: “Di riflesso abbiamo il Casinò che un tempo garantiva benessere economico a tutti i cittadini, oggi invece deve pagare ancora i debiti verso i creditori privilegiati, quei dipendenti licenziati nel 2018 e che un tempo hanno fatto, con il lavoro, la ricchezza di Campione. Questi lavoratori sono discriminati perché rei di non aver concordato con il Casinò; abbiamo quindi i dipendenti concordatari già saldati, mentre gli altri fermi al 40 percento delle spettanze di credito, peraltro con una tassazione errata”.
Russo a questo punto incalza rimarcando come “quello che è un risarcimento per il licenziamento, riconosciuto dal tribunale di Como, viene tassato come reddito da lavoro al 47 percento. Inoltre verrà fatto quanto prima, se non risolto dal Casinò, un ricorso nelle più opportune sedi e presso la commissione tributaria. Fermo restando che i vari interrogativi posti dalla Fiamma tricolore sono ancora in attesa di risposta”.
Per concludere il segretario provinciale di Fiamma Tricolore elenca le richieste del suo partito: “Ripristino del servizio ispettivo di controllo e del reparto sicurezza, nell’interesse della sicurezza di tutti lavoratori e clienti; appalti e controllo dei vari appalti posti in essere; organizzazione interna dei vari servizi”.