Istituto Friedman: 'Proibizionismo fa crescere gioco illegale'
Il punto su gioco patologico e gioco irregolare nel convegno organizzato da Istituto Friedman e Siipac a Bussolengo (Vr) venerdì 19 aprile.
"Il gioco patologico é una patologia psicologica di cui in troppi parlano senza cognizione di causa. Il gioco d’azzardo patologico, una patologia che dal 2013 è stata inserita nella categoria delle ‘dipendenze comportamentali’, viene troppo spesso affrontata con divieti e proibizionismi, con i quali si ottiene spesso l’effetto opposto. Altro fenomeno di cui si è occupato negli ultimi anni il nostro Istituto, quello del gioco irregolare, che cresce tanto più vengono adottate misure proibitive e proibizioniste, così come sta accadendo in questo periodo storico in Italia, senza veder risolto il problema del gioco patologico, anzi, vedendolo talvolta peggiorare ed accrescendo i proventi della criminalità organizzata”.
"Mentre in Italia tutti pensano alle limitazioni orarie come una soluzione per combattere il problema della dipendenza da gioco d'azzardo i ricercatori dell'università di Sydney hanno dimostrato che interrompere un giocatore davanti ad una macchina comporta una maggiore compulsività. In pratica lo si induce ad aggravare la sua dipendenza. La vera soluzione per contrastare il fenomeno della dipendenza è sempre la prevenzione, insieme alla formazione. Una formazione che sia diretta sicuramente agli operatori sanitari ma anche che aiuti i giovani, fin dalle scuole, a prevenire la perdita del controllo in una attività che fa parte della natura umana", ha dichiarato Cesare Guerreschi medico e fondatore del Siipaac.
"Quando nel 2013 l'assessore alla salute della provincia di Bolzano intervenne con un provvedimento che di fatto eliminò il gioco da tutto il territorio, io, come insegnante e come educatore, appoggiai quell'iniziativa. Dopo appena due anni, scoprì che dei ragazzi della mia scuola giocavano nei casinò online, si trovavano negli stessi bar dove prima c'erano le slot legali. Era evidente che questa situazione risultava molto più pericolosa perché, essendo illegali, non comportavano alcun controllo da parte delle autorità e nessuna limitazione e quindi nemmeno il divieto ai minori. In queste condizioni la dipendenza si sviluppa con molta più facilità di quanto succede da quando il gioco è controllato".