Consiglio Veneto: 'Ippodromi, tutelare i cavalli dai maltrattamenti'
Tre esponenti del Consiglio Veneto interrogano la Giunta sui casi di doping riguardanti alcuni cavalli che hanno gareggiato negli ippodromi della regione e chiedono più tutele.
Scritto da Redazione
Il consiglio regionale del Veneto © Sito ufficiale Consiglio Veneto
"Il caso di Ubertus Ans, cavallo da competizione che nel gennaio 2023 aveva conquistato un prestigioso secondo posto nel 'Premio Oceano' dell’ippodromo di Padova, nonostante avesse seri problemi ad una zampa, ha sollevato ulteriormente il velo su uno scenario inquietante. Le indagini condotte dal Nas alle 'Padovanelle' hanno fatto emergere la positività dell’esemplare al Betametasone, un corticosteroide molto potente. Ma questo non è l'unico caso rilevato negli ultimi mesi, relativo alla somministrazione di farmaci illegali a cavalli da corsa ammalati, debilitati o infortunati, al fine di fargli disputare le competizioni. Nel 2023 è emerso quello riguardante un esemplare femmina del 2020 (Eleganza AV), trovata positiva al Flunixin, ed uno concernente un esemplare maschio del 2017 (Byron del Ronco), trovato con tracce di Atenololo in concentrazione superiori al consentito. Senza contare che, andando a ritroso, si contano altre inchieste, sfociate in accuse di frode in competizione sportiva e maltrattamento di animali. Tutto questo dovrebbe indurre la Regione ad intervenire per quanto di sua competenza".
La presa di posizione è del consigliere regionale veneto del Partito democratico, Andrea Zanoni, primo firmatario di un'interrogazione sul tema, sottoscritta dai colleghi Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) e Renzo Masolo (Europa Verde).
"Il mondo dell’ippica - secondo i tre esponenti - rappresenta purtroppo un anacronistico retaggio di epoche in cui era vergognosamente ammesso portare allo stremo delle forze e far lottare gli animali per un insano pubblico piacere. È intollerabile che gli scenari di questi atti di maltrattamento sugli animali si collochino anche nella nostra regione, in particolare negli ippodromi di Padova e di Treviso. Chiediamo quindi all'assessora regionale alla Sanità, quali azioni concrete e urgenti intenda mettere in atto, per concorrere, nell’ambito delle proprie competenze, a proteggere e tutelare i cavalli da competizione dai maltrattamenti che vengono loro inferti allo scopo di aumentarne o mantenerne le prestazioni fisiche, compresa la somministrazione di sostanze/farmaci illegali o in concentrazioni non consentite", concludono Zanoni, Baldin e Masolo.