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Futuro Adi, Parlati (Acmi): 'Dialogo fra settore e politica per un vero riordino'

09 luglio 2024 - 12:20

All'evento di Astro sul futuro degli apparecchi, Gennaro Parlati (Acmi) chiede un riordino organico e dialogo con la politica per superare la questione territoriale, con un approccio costruttivo.

Scritto da Carlo Cammarella
Gennaro Parlati, presidente Acmi - Confindustria Sit

Gennaro Parlati, presidente Acmi - Confindustria Sit

Roma - “Credo che nella corsa iniziale non si sia valutata la tutela del consumatore. Si è ragionato spinti dalla corsa verso il futuro, dimenticandosi del passato. E dopo venti anni siamo qua a cercare giustificazione, per un settore che è la quarta industria nazionale per il Pil, che ha prodotto tanto in termini di sicurezza”.

A rivendicare il ruolo del comparto del gioco pubblico italiano è Gennaro Parlati, presidente Acmi - Confindustria Sit, nell'ambito dell'evento “Proiettare gli Adi nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato dalla sezione Concessionari apparecchi da intrattenimento dell'associazione Astro - Confindustria Sit oggi, 9 luglio, a Roma.

Il settore, ricorda Parlati, “nasce 20 anni fa con piccole e medie e imprese che hanno messo in campo i capitali necessari. Non si può dunque fare un riordino senza considerare il passato. Venti anni fa abbiamo bonificato il territorio dall'illegalità e creato la più grande rete telematica di controllo sul territorio. Si parla di ludopatia, ma questi numeri sono stati raccolti grazie a noi: prima il ludopatico non si poteva trovare, invece è grazie a noi che sono stati individuati. Non si può creare futuro senza pensare al passato e il progetto di riforma non può essere affrontato a spot, prima online e poi fisico, ci vuole una riforma organica.

Altro elemento è la questione territoriale. A me è chiara la posizione politica avuta fino a ieri, compreso il contrasto al settore, quello che mi domando è quali saranno le scelte politiche. Se le affrontiamo con la testa di ieri nel nostro settore non c’è speranza. Dobbiamo essere certi che la parte politica abbia un approccio costruttivo interfacciandosi con noi”. 

 


 

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