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Minenna (Adm): ‘Urgente un’importante riforma del gioco’

11 marzo 2022 - 12:34

Il direttore generale di Adm ribadisce la necessità di trasformare l’Agenzia in un’autorità di regolamentazione.

Scritto da Daniele Duso
Minenna (Adm): ‘Urgente un’importante riforma del gioco’

"O si migra l’Agenzia verso un’autorità di regolamentazione oppure sarà veramente difficile seguire un fenomeno come quello del gioco illegale che muove centinaia di miliardi di euro".

Così Marcello Minenna nel corso del suo intervento al convegno su Gambling: infiltrazioni mafiose nel gioco legale, tenutosi a Salerno oggi, 11 marzo, nel quadro delle iniziative per il trentennale della Dia, la Direzione investigativa antimafia.

"Parto da alcune considerazioni che ho fatto da solo quando ho assunto l'incarico a febbraio di 2 anni fa in questa amministrazione. L'Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli trova la sua nascita istituzionale con la promulgazione del Regno d'Italia 17 marzo 1861. Attualmente l’Agenzia è regolata da oltre 3500 norme. Quando ho preso questo incarico, venendo dalla Consob, la prima complessità è stata l’avere a che fare con questa incredibile stratificazione normativa. Nei nostri contenziosi compaiono ancora i regi decreti e norme del 1870”. 

Sottolineando la difficoltà di operare con un sistema legislativo complesso come quello italiano Minenna aggiunge che è "difficile fare repressione ed enforcement se prima non si mette mano al quadro regolamentare. Si parla di vigilanza regolamentare prima ancora della vigilanza ispettiva”.
 
Ricorda quindi che una delle prime cose che chiese, dopo il suo insediamento, al legislatore, "fu di estendere la qualifica di polizia giudiziaria a tutti i dipendenti dell’Agenzia, non solo a quelli delle dogane (ex mondo accise), perché ciò rendeva alcuni poteri dell’amministrazione completamente inapplicabili. Mi riferisco in particolare al Dl 78 art. 15 ter che istituiva il Copregi, Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori, dove l'allora Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato sovrintendeva i rappresentanti dei vertici delle forze di polizia ma senza poterlo fare, non avendo la qualifica di polizia giudiziaria. Mi sono chiesto perché queste norme non scendessero a terra, e la risposta è che chi le aveva previste, queste norme, aveva dimenticato dei pezzi. A monte o c’è colpa o c’è dolo, dicono i giuristi. Tante volte, anche in questi due anni, ho visto molte nostre proposte entrare e uscire, con le più incredibili motivazioni di inammissibilità.
Con l’art. 31 del Dl 23 il Copregi è stato avviato grazie ad un protocollo con le forze di polizia, che sono essenziali. E meno male, perché è arrivato il lockdown, che ha visto il 60 percento dei giocatori, per barriere in entrata, incapacità di muoversi nell’online, o per altri motivi, finire nel mercato dell’illegalità".
 
Minenna quindi rammenta: "Il Copregi ha fatto interventi sul territorio della Repubblica, assieme con le forze di polizia, chiudendo oltre 250 sale illegali, elevando multe per oltre 50 milioni di euro e trovato liquidità per oltre 60 milioni di euro. Ora ogni mese c’è una riunione del Copregi, è uno strumento che va in automatico, perché quando le amministrazioni dello Stato hanno una linea si riesce a lavorare in maniera sinergica e continuativa".
 
"Il gioco illegale", prosegue il direttore generale di Adm, "segue schemi molto innovativi. Negli schemi di gioco illegale oramai l’operatività è molto simile a quella dei mercati finanziari; quando ho realizzato che gli schemi erano gli stessi ho portato una squadra della Consob a sviluppare i modelli di vigilanza per il settore del gioco. Lo schema tecnico finanziario era simile e sviluppando queste tecniche di analisi quantitative il gruppo anomalie scommesse sportive ha segnalato la tennista russa Yana Sizikova, arrestata durante il Roland Garros, così come si riscontra il frazionamento della giocata per non essere segnalato nell’operatività sospetta anomala superando i 2mila euro, e in questa maniera si sviluppa l’high frequency gamer di Adm, sulla falsariga dell’high frequency trader seguito dalla Consob".
 
Poi c’è il problema del trasferimento della liquidità: "Con l’uso della teoria dei grafi (che permettono di schematizzare i dati raccolti consentendo di realizzare analisi quantitative, Ndr)", continua il direttore di Adm, "abbiamo individuato giocatori ricorrenti che non perdono o vincono troppo perché l’attività è funzionale solo allo spostamento di liquidità, esattamente come accadeva nel mercato delle opzioni di Borsa negli anni Novanta. A un certo punto, nei mercati di Borsa, è intervenuta una potente vigilanza regolamentare. Il sistema dell'autorità di regolazione e vigilanza ha stabilito una serie di regole a monte che ha reso difficile questa operatività e questi schemi, e soprattutto hanno permesso all’Autorità di essere veloce nella regolamentazione".
 
E qui, sottolinea con forza Minenna, "viene il punto dolente. L’Agenzia si è molto rinnovata in questi due anni, come ha sottolineato anche il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, ma per quanto noi possiamo creare sistemi di controlli, c’è una falla. La falla è che la vigilanza regolamentare dell'Agenzia richiede modifiche normative, richiede interventi legislativi, e questo ovviamente rende lenta l'operatività per riportare a controllo fisiologico quello che diventa patologico". 
 
"Non so quante audizioni ho fatto", continua Minenna. "In una di queste ho anche segnalato che era la terza volta che una nostra proposta usciva per inammissibilità, e che questo significava consentire invece alla criminalità di imperversare. Quando con il procuratore nazionale Antimafia abbiamo segnalato, durante gli Europei di calcio, che bisognava riaprire il gioco legale, non era perché eravamo legati a filo doppio con i concessionari, ma perché i nostri sistemi di intelligence segnalavano che sugli Europei stavano scommettendo di tutto nell’illegale. Eppure non si riuscivano a riaprire le attività di gioco legale con motivazioni che nascondono l'etica con la vigilanza".
 
Quindi la provocazione, che tanto provocazione non è: "Che ci vuole a creare un sistema di gioco legale", dice il direttore di Adm, "con meccanismi che interferiscano col giocatore e che vadano a misurare dilatazione della pupilla, ritmo cardiaco, pressorio, e che davanti a certi limiti superati vadano a bloccare l’operatività, e magari a segnalare agli organi competenti, se quell’operatività è coerente con le disponibilità finanziarie del giocatore? Non è fantascienza, occorre però andare oltre una serie di resistenze che sono, francamente, superabili".
 
E poi una serie di ragionamenti in forma di domanda, proposti ai presenti: "Forse preferiamo proseguire con questa stratificazione di norme concorrenti che rendono impossibile regolare il sistema di gioco, che rendono impossibile fare le gare per rinnovare le concessioni e fare la necessaria prevenzione? A chi giova la stratificazione normativa delle Regioni, dei Comuni, che vanno dai distanziometri agli orari, che rendono impraticabile rinnovare l'operatività perché oggi l’85 percento delle sale sarebbe illegale? Chi si arricchisce dalle proroghe, chi si arricchisce dalla difficoltà di avere una serie di norme adeguate ai tempi?".
 
Infine una battuta sul gioco illegale. "Il gioco illegale si sviluppa spesso nel dark web, legato alle criptovalute", spiega Minenna. "Se tu non crei una valuta digitale di banca centrale (una valuta digitale centrale come quella fatta in Cina) che opera sul web, hai solo ciò che non è regolato, tracciabile e vigilato. Prevedo che l’Agenzia delle dogane sarà la prima a dover affrontare il problema delle criptovalute, dato che ci sono già un paio di Stati che hanno deciso che la criptovaluta è ammessa. Questo quindi riapre il tema di cui dicevo: serve un’importante riforma del gioco. Ma il tema diventa: o si migra il modello dell’Agenzia verso un’Autorità di regolamentazione oppure sarà veramente difficile, passando dagli strumenti ordinari di legislazione, seguire un fenomeno che muove centinaia di miliardi di euro".

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