Casinò, le ragioni del successo stabile nel tempo
L'analista di gaming Mauro Natta esamina l'andamento dei casinò italiani e sammarinese a ottobre, esaltando i fattori che concorrono al successo.
Scritto da Mauro Natta
Foto di Ariel su Unsplash
Da poco ho avuto occasione di leggere i risultati dei casinò di Sanremo e di Saint Vincent.
Intervengo sull’argomento non tanto per i raffronti che si fanno su entrambi in relazione al mese di ottobre dello scorso anno o, e potrei anche ammetterlo se ci fosse una possibilità maggiore che non quella ricavabile dei proventi slot, sul totale, quanto per il fatto che ho letto anche le notizie riguardanti la sala Diamond di San Marino.
Sono stato al casinò sammarinese il 12 luglio scorso in occasione di un evento spettacolo da ricomprendersi nel tema diversificazione e non solo di gioco per quanto all’offerta.
È, al momento, un insieme gradevolissimo ed elegante con servizi piacevoli e, relativamente all’assistenza del personale, sia addetto al gioco sia ai servizi, veramente da osservare con la piena approvazione da parte di chi nelle case da gioco ha cominciato nel lontano 1959 e ha vissuto quel periodo d’oro che molti ricordano, comprensibilmente. con un pochino di nostalgia.
Ho potuto vedere, sino dal pomeriggio, l’ambiente, la frequentazione, l’offerta di gioco e quanto un occhio ancora abituato ad un ambiente ed una atmosfera respirabile con piacere sia rimasto gradevolmente colpito. Questo malgrado l’essere un pensionato dal 2001 che ancora si diletta a scrivere di un mondo conosciuto, indubbiamente meno di prima ma abbastanza per avanzare alcune osservazioni.
Ebbene posso notare con piacere che i proventi sono nell’ordine della stabilità, che le presenze sono più che accettabili dopo che ho considerato gli eventi meteorologici che hanno imperversato in questi ultimi tempi sia in Liguria sia in Emilia e Romagna dove è immaginabile esista, direttamente o per transito, il bacino di utenza del casinò di San Marino.
Relativamente alla casa da gioco valdostana e per quanto alle comunicazioni posso notare l’assenza della ferrovia benché sostituita da un servizio di autobus, la chiusura temporanea del tunnel del Monte Bianco, ma, fortunatamente la viabilità e, più che altro, il tempo sono ancora più che passabili.
Non sono a conoscenza della tipologia dei proventi delle case da gioco considerate intendendo con ciò, come si comprende agevolmente da quanto precede, distinti tra i singoli giochi praticati e non soltanto come mi è stato dato leggere ad esclusione della sala Diamond che, stante le dimensioni non può essere paragonata alle altre due che cito.
Sicuramente per ciò che ho potuto constatare direttamente non mi pare irragionevole raccomandare in tutti i casinò prima di tutto la professionalità del personale, la qualità dei servizi e la disponibilità di ogni addetto. A prescindere da ogni altra considerazione, stante la limitata durata della mia frequentazione, sono curioso di conoscere se la mia sensazione dopo la seconda visita distante un anno dalla prima, trova condivisione.