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Corte dei conti: 'Comune Campione in dissesto nel 2022'

23 luglio 2024 - 12:26

Una sentenza della Corte dei conti sottolinea lo stato di dissesto del Comune di Campione dal 2022, non essendo stato approvato il piano di riequilibrio pluriennale.

Scritto da Amr

Foto di Sasun Bughdaryan su Unsplash

Il Comune di Campione d'Italia è "in dissesto dal 2022 a seguito della delibera di questa Sezione n. 43 del 22 marzo 2022 di non approvazione del piano di riequilibrio pluriennale, confermata dalle Sezioni Riunite con sentenza n. 20 del 20 dicembre 2022".

Lo sottolinea la sezione regionale di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti, in una deliberazione nella quale, in risposta a una richiesta di parere da parte del sindaco Roberto Canesi, che voleva sapere “se sia legittimo autorizzare, ai sensi dell'articolo 1, comma 557, della legge 30 dicembre 2004 n. 311, norma speciale che deroga al principio di esclusività del rapporto di pubblico impiego soltanto a favore di taluni enti espressamente indicati dalla disposizione appena ricordata, il dipendente dell'ente locale a prestare la propria attività lavorativa a favore del suddetto ente pubblico non economico istituito con l'articolo 48 comma quattro della legge regionale Lombarda n. 6/2012, posto che le funzioni svolte dal nuovo ente sono identiche a quelle svolte dal soppresso Consorzio”, ritiene “inammissibile, dal punto di vista oggettivo, la richiesta pervenuta dal Comune di Campione d’ Italia”.

La deliberazione della Corte dei conti sottolinea dunque lo stato di dissesto perdurante anche nel 2022 da parte del Comune di Campione, a seguito appunto della non approvazione del piano di riequilibrio pluriennale, una sottolineatura che fa scaturire alcune domande, certamente tecniche, ma di grande importanza. Su tutte, quale sia la data legale della segregazione del dissesto, visto che, come aveva evidenziato lo stesso organo straordinario di liquidazione Luca Corvi, una sentenza della Corte dei conti del 2022 aveva sottolineato che “è evidente che la data legale della segregazione non può che essere il 31 dicembre 2020 data in relazione alla quale i 'fatti di gestione' devono essere legalmente imputati e distribuiti tra bilancio del dissesto e bilancio in bonis". 

Inoltre, in consiglio comunale sono stati portati gli atti relativi alla prosecuzione dello stato di dissesto anche dopo il 2020 e se esso è ancora perdurante, è possibile rinegoziare il mutuo del casinò in virtù della bocciatura della procedura di bilancio riequilibrato?


 

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