Pogo al bando nelle Filippine, il plauso dell'ambasciata cinese

Il divieto contro le attività di gioco online offshore che operano nelle Filippine è stato “uno sviluppo positivo”.
Lo afferma un portavoce dell'ambasciata cinese nella capitale filippina Manila, in risposta a una domanda posta dalla stampa in un briefing con i media.

Il diplomatico – non identificato per nome nella dichiarazione della missione cinese rilasciata anche in forma scritta – ha dichiarato: “Abbiamo preso atto dell’annuncio del presidente Marcos di vietare tutti i Pogo e accogliamo con favore questo sviluppo”.
Come noto, il presidente Ferdinand Marcos Jr, ha affermato che gli operatori di gioco offshore filippini (Pogo) – ora noti come licenziatari di gioco su Internet (Igl) – dovranno terminare le loro attività in quel paese entro la fine dell’anno.

Marcos ha suggerito che alcuni degli operatori si erano “avventurati in aree illecite lontane dal gioco, come truffe finanziarie, riciclaggio di denaro, prostituzione, traffico di esseri umani, rapimenti, torture brutali e persino omicidi”.
L'ambasciata cinese, nella sua risposta all'annuncio del leader dello Stato, e riferendosi anche alle critiche al settore offshore online espresse a livello nazionale nelle Filippine, anche da un ex giudice della Corte Suprema, ha affermato, come riporta Ggr Asia: "Crediamo che questa decisione faccia eco alla chiamata del popolo filippino e serva gli interessi comuni delle persone di entrambi i paesi”.

Il diplomatico ha aggiunto: “La legge cinese proibisce tutte le forme di gioco d'azzardo. Il governo cinese reprime severamente i cittadini cinesi impegnati in attività di gioco d’azzardo all’estero, incluso i Pogo. Essi generano gravi crimini e minano gravemente gli interessi sia del popolo filippino che di quello cinese. In linea con questo impegno, la Cina è pronta a continuare la sua forte cooperazione tra le forze dell’ordine con le Filippine e a proteggere meglio la sicurezza e il benessere dei due popoli”.
Ad aprile, il governo cinese ha dichiarato di collaborare con le autorità filippine su questioni legate al gioco d’azzardo online, con la Cina che ha affermato che i cinesi sono “vittime del gioco d’azzardo offshore”.

Ciononostante, a maggio, il governo filippino aveva dichiarato che stava inasprendo le norme sui visti per i turisti cinesi, sostenendo che alcuni cittadini cinesi erano stati presi di mira da gruppi criminali per lavorare in quelli che le autorità locali chiamavano operatori di gioco offshore illegali.