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Casinò: concorrenza o collaborazione?

04 dicembre 2023 - 10:49

I casinò italiani sono in concorrenza l'uno con l'altro o invece sono, o dovrebbero essere in collaborazione? Dall'analisi dei dati qualche risposta.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Krista Mangulsone su Unsplash

Foto di Krista Mangulsone su Unsplash

Durante il periodo di militanza sindacale, vuoi per gli incarichi ricoperti nel lavoro ancora prima, vuoi per le amicizie che si instaurano negli anni, un mio carissimo amico non solo perché condivideva molte delle mie idee e convinzioni, aveva una mania che lo accompagnava ogni volta che c’era una riunione o appena ci si trovava per altri motivi anche per telefono.
Ad ogni pie' sospinto mi propinava una domanda; una volta l’ho preceduto e sono riuscito a proporgli questo: corre più un uomo con i pantaloni giù o una donna con la gonna su? Quella fu la prima e unica occasione in cui non ebbi risposta ma interruppe per qualche tempo la sua abitudine.

Una convinzione su tutte era stata la prima che ci aveva visto subito concordi: l’incidenza dei proventi slot machine sul totale dei ricavi netti (mance escluse). Ho iniziato  dalla contabilità e bilancio, lui dal reparto giochi scalato in seguito sino ad un alto livello. Da parte mia avevo notato  quanto la qualità del gioco potesse essere misurata appunto dall’incidenza citata.  Una  particolarità la trovavo, all’inizio, nello chemin de fer rilevando che la percentuale delle mance in rapporto alla cagnotte era inferiore quando il risultato del gioco era maggiore.

Dopo essermi permesso una digressione torno alla qualità del gioco intesa come fattore risultante dal raffronto tra giochi da tavolo e slot machine nel senso che ai primi, in percentuali differenti a seconda della tipologia, si accompagnano i cosiddetti proventi aleatori.
Non c’è dubbio, almeno da parte mia, e non solo dal 1954 (1), che le mance concorrono, per la parte che gli impiegati di gioco cedono al gestore, a ristorare i costi e, quindi, a permettere all’ente pubblico periferico una entrata tributaria più elevata.
La premessa per introdurre l’argomento per cui personalmente non riesco a comprendere, in primis, la pubblicazione dei risultati mese su mese e, dopo, il progressivo annuale se non col trend del mercato nazionale. Chiaramente ciò era possibile quando si potevano conoscere le performance di tutte le case da gioco italiane, ora non lo è più.
Certamente detti risultati avevano una innegabile utilità, quella di portare a conoscenza degli interessati, concedenti e gestori, l’andamento del mercato. Ora mi dà l’impressione di rappresentare un riferimento da non condividere con chi crede gli altri concorrenza piuttosto che collaborazione come, forse, un tempo, e parlo prima del 1994 o del 2000, si poteva constatare.

(1) Il primo beneficiario della mancia è, indiscutibilmente, il croupier. Il gestore non ha titolo originario a parte della vincita (cioè la mancia); d’altro canto sarebbe paradossale che partecipi alla vincita chi, perdendo, la deve finanziare: il gestore. Il fatto che quest’ultimo soggetto partecipi ad una parte delle mance, fondato su un patto o un accordo di devoluzione con il quale i lavoratori consentono al datore di lavoro di sottrarre parte di quanto elargito da terzi (Cassazione, 9 marzo 1954, n. 672),  non pare giustificare un diritto originario del gestore ma, piuttosto, una forma di prelievo forzoso (stante la natura giuridica delle entrate) anche se non è stato regolato il presupposto, la base imponibile, ecc..

La mancia è una parte della vincita. La sentenza n.1776 del 18 maggio 1976 della Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione, a proposito della mancia al croupier, recita: “Il sistema mancia è retto da un uso normativo - si ricava dall’indirizzo  consolidato della giurisprudenza dal 1954 – tanto consolidato quanto idoneo ad assumere un ruolo di fonte secondaria del regime giuridico proprio del particolare rapporto che obbliga il giocatore vincente ad elargire una parte della vincita al croupier e questi a ripartirla con gli altri addetti e il gestore …”

Mercato naz.le

2017/2018

2018/2019

2019/2022

2017/2022

G. tavolo

-13.168.944

-15.392.823

22.653.658

- 5.908.109

slot

-26.954.391

-30.499.823

30.345.588

27.108.626

totale

-40.123.335

45.892.646

52.999.246

-33.016.735

Mercato

2017

2018

2019

2022

2023

St.Vincent

25.020.113

23.075.758

23.731.197

28.971.944

 

Venezia

39.242.423

43.518.388

40.354.233

44.558.142

 

Campione

27.004.141

13.412.918

 

12.937.592

 

Sanremo

10.274.443

8.365.112

8.893.923

9.216.333

 

totale

101.541.120

88.372.176

72.979.353

95.633.011

 

Mercato

2017

2018

2019

2022

1-10

St.Vincent

32.323.689

34.763.228

36.899689

33.428.110

 

Venezia

51.351.768

54.066.841

52.446.511

59-877.082

 

Campione

64.146.136

32.048.059

 

27-566.090

 

Sanremo

34.515.991

34.505.065

35.537.170

34.357.676

 

totale

182.337.584

155383.193

124-883.370

155.28.958

 

Le tabelle che precedono indicano le differenze tra il periodo precedente e susseguente all’apertura di Campione, il mercato suddivisi tra slot e giochi da tavolo; manca un solo elemento che non è a mie mani: la ripartizione, per Venezia, tra Ca’ Vendramin e Ca’ Noghera.
Per i dati del 2023 ho lasciato il posto per provvedervi appena possibile.
 

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