Giochi lavorati e slot, come cambia il peso nei casinò

Con l’intenzione già espressa nel mio precedente sullo stesso tema, ora desidero completare l’approfondimento cui già avevo accennato con altre risultanze trovate, non lo nascondo, individualmente  interessanti.

Gli elementi di comparazione che già avete potuto leggere e considerare, se correlati alla differenza tra il 2017 o il 2019 e il 2022 potrebbero essere indicativi. Se implementati con quelli relativi all’ultimo esercizio chiuso, dovrebbero fornire altre notizie in merito alla domanda dei frequentatori.

Personalmente ho preferito non  approfondire  tutti i giochi e, secondo il mio pensiero, ho tenuto separati quelli tradizionali da quelli nuovi o americani che dire si voglia.

Ho ritenuto utile evidenziare la chiusura di Campione.
L’incidenza dei proventi slot sul totale che precede ho voluto arricchirla, scusate il termine, con il rapporto tra presenze e introiti tra giochi da tavolo e slot.

Questo, a mio parere, permette una migliore ed ulteriore indicazione sulla qualità del gioco comprensivo dell’offerta di quello da tavolo considerato nella totalità ma fornendo la concreta possibilità di ottenerlo dai dati opportunamente descritti separatamente.

Chiaramente, come spesso scrivo, trattasi di un dato dalla valenza maggiormente statistica e ogni gestore ha i mezzi e le conoscenze per analizzare le risultanze seguenti.

Credendo nell’utilità pratica dei dati forniti, desidero sinceramente augurare buon lavoro a tutti coloro  che vorranno esaminare a fondo quanto esposto a mio modo di vedere.

Continuo, con il prospetto che segue, a evidenziare l’incidenza dei giochi da tavolo nel 2022 sui proventi delle case da gioco italiane considerate nel loro mercato totale:

Nel mio precedente ho indicato le differenze del mercato nazionale dal 2017 al 2022 in meno 5,82% per i giochi da tavolo, in meno 14,87 nei proventi slot e meno 11,63 relativamente al totale dei ricavi netti.

L’importo più rilevante si registra per Campione per le note vicende in meno 52,09% per i giochi da tavolo, meno 57,03% nelle slot e meno 55,56% per il totale.

Scusate, ma per vicinanza abitativa e ormai non vi lavoro più dal dicembre del 2000, sono andato più a fondo relativamente al casinò di Saint Vincent. Mi pare si possa individuare l’effetto chiusura di Campione anche per il rimanente del mercato effettuando un certo raffronto da un anno a quello consecutivo.

Non sono indicate tutte le percentuali; vi sono però gli elementi per produrre un raffronto per la singola casa da gioco anche per pura curiosità, eventualmente riferita all’offerta e alla domanda. 

Considero di aver reso, per quanto mi era possibile,  e facilitato il compito di ulteriori raffronti anche mirati a verificare se le differenze sono da ricercarsi in determinati giochi da tavolo. Allo stesso tempo si potrebbe controllare come e in quale misura la domanda sia cambiata, in specie, conto tenuto del gioco online che si è dimostrato il più temibile concorrente.