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Rilancio casinò, il giusto mix tra posizione geografica e collegamenti

31 luglio 2024 - 16:16

Rilanciare l'attività dei casinò è possibile, ma oltre alla naturale posizione geografica bisogna tenere d'occhio anche la facilità, o meno, di collegamenti.

Foto di Jamie Street su Unsplash

Foto di Jamie Street su Unsplash

Ogni qualvolta si legge di rilancio di una casa da gioco, considerando la posizione geografica e l’attrattiva turistica particolare durante tutto l’anno, mi viene alla mente un esame della situazione fatta  molti anni or sono nel quale, pur a fronte di una collocazione turisticamente validissima si trovava una location (il Lido di Venezia) poco adatta in quanto scomoda da raggiungere anche in considerazione del fatto che il giocatore, se fosse possibile, giocherebbe anche al casello dell’autostrada. 

La facilità e la rapidità con le quali si raggiunge il casinò sono essenziali per il gradimento delle presenze solite che sono incrementate da quelle che il particolare sevizio alla clientela incentiva o potrebbe incentivare.
Se per il rendimento delle prime si tiene conto della presenza numerica con  disponibilità tali da ottenere un risultato utile con il ricorso ai minimi e massimi di giocata, nelle seconde il numero e i relativi costi dei servizi hanno una maggiore rilevanza per non dover incorrere in ciò che in gergo chiamiamo “buchi”. 

Per contro non possiamo sottovalutare il rilievo dell’incidenza dell’investimento sul risultato, atteso che lascia richiamare, nella complessità delle iniziative, la necessità del ritorno di detto impegno finanziario dedicato alla produzione di qualità.
Il mio ultimo, relativamente al tempo, interesse è stato rivolto al casinò di Sanremo; ebbene ragionando sulle note negative relative alla posizione geografica, a mio personale avviso e non credo di essere unico a pensarlo, si concretizza con la difficoltà di raggiungere la cittadina ligure.
Non mi pare si possa negare che l’utilizzo delle autostrade o, della via Aurelia sia comodo e veloce da parte dei giocatori del solito bacino di utenza. La scomodità si incrementa se poniamo mente ai servizi che si dovrebbero attivare nei confronti di presenze di èlite, senza omettere il rilievo economico dell’ospitalità.

Sicuramente la situazione, così come la racconto e come la vedo, potrebbe non essere quella reale stante che la ricavo dai numeri che evidenziano in progressivo incremento l’incidenza dei proventi slot sul totale.
Detta incidenza, se vogliamo, si riflette nel raffronto tra introiti e presenze singolarmente considerati i proventi tra slot e giochi da tavolo, oppure dalle singole quote di mercato. Che invito a calcolare per potermi dare regione o torto.

Ho letto che il Casinò di Sanremo necessita di investimenti, non è sicuramente a mio parere, il più o meno due per cento di quanto la casa da gioco versa al Comune che può immettersi nel discorso. Ci si dovrebbe domandare, partendo dai punti di forza e di debolezza, in quale direzione ci si deve dirigere e se gli investimenti che ne potrebbero derivare possono trovare il congruo ritorno.

In altri termini dove eravamo e dove abbiamo intenzione di arrivare; trovata una risposta al primo interrogativo ne sorge un secondo: con quali risorse. 
Non intendo assolutamente intavolare una discussione sulla tipologia gestionale che meglio si attaglia o attaglierebbe come in questi momenti sta attraversando la proprietà della Casa da gioco di Saint Vincent. Neppure, come spesso si dice, mettere il becco in argomenti che non mi competono come, ad esempio, la politica o le scelte conseguenti alle decisioni prese in una sede economica per quanto agli investimenti.
Partiamo da dove eravamo: l’incidenza dei proventi slot sul totale è molto alta e, senza andare oltre, pare si possa affermare che la qualità del gioco è deficitaria.
Quali iniziative alla luce dei punti di forza e di debolezza si potrebbero considerare e quali investimenti sarebbero necessari?
L’operato dei controllori comunali in servizio al Casinò può fornire tutti i numeri indispensabili (che sono reperibili dal 1946 al 2022) per affrontare la situazione e trovare una soluzione possibile perché, come è noto, la casa da gioco non solo procura entrate tributarie all’Ente proprietario ma rappresenta una importante fonte occupazionale diretta e dell’indotto che, in chiave turismo, assumono ampia rilevanza.

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