Sala Diamond verso il futuro col vento in poppa: le ragioni del successo

Ecco quello che con soddisfazione, che da un pochino di tempo non provavo, ho letto sull’articolo relativo al “casinò” di San Marino: “Anche sulla base di questi risultati, che hanno evidentemente soddisfatto il socio unico, la società è sempre più orientata a portare a compimento il suo piano industriale che ha come obiettivo la realizzazione di una superficie che sia in grado di ospitare una maggiore e più diversificata offerta di gioco, oltre a un’area per l’intrattenimento. Al momento il progetto è già partito nella sua fase esecutiva e abbiamo già acquistato il 65 percento della superficie dello stabile che ci ospita, Palazzo Diamond e dove finora eravamo in affitto”.

Questo è quanto il direttore generale della Giochi del Titano Salvatore Caronia ha dichiarato e che rappresenta la realizzazione di un progetto che ebbi l’occasione di ascoltare direttamente da lui lo scorso anno quando ero in vacanza.
Ma, ancor più, mi soddisfa il programma annunciato che comprende la diversificazione dei giochi e delle manifestazioni collaterali e mirate. Trattasi di una previsione che da parecchio tempo occupa i miei interventi sulla rivista che  mi ospita, una visione per affrontare il futuro prossimo delle case da gioco che, se da un lato hanno trovato nell’online una concorrenza non indifferente, dall’altro ha visto un sensibile incremento nella domanda di giochi da casinò.
Sicuramente sono in procinto di fare una operazione che, solitamente, non mi attira in quanto i risultati di 5 mesi non dicono molto, mi riferisco agli introiti e l’ho sempre scritto. Non è tanto l’incremento sull’anno precedente del 9,56 percento che merita un particolare occhio di riguardo esaminando il mercato nazionale, ma non posso nascondere  le presenze che sono aumentate nel periodo del 13,62 percento per 15.673 e per 1.344 nel solo mese di maggio.

Purtroppo e ne sono perfettamente conscio, forse per i trascorsi lavorativi più lontani quando ero occupato in contabilità e bilancio, non posso non soffermarmi sull’utile al netto delle imposte che è di euro 8.297.456 e che le imposte pagate allo Stato (socio unico) ammontano a euro 12.813.124.
Non desidero dilungarmi oltre perché affermare che nel casinò di San Marino mi pare si possano vedere due caratteristiche importanti sia nel passato che nel futuro prossimo come è agevole rilevare dalle dichiarazioni del direttore generale: diversificazione dell’offerta e attenzione e cura nei confronti della clientela tramite servizi di sicura qualità che troviamo nel ristorante e nelle sale dove una continua assistenza è una normalità.   
Chiudo con il convincimento che buona parte del successo sia dovuto a un'organizzazione del lavoro caratterizzata dall'indispensabile snellezza funzionale che, unitamente alla ricerca continua della qualità dei servizi, i risultati di proventi e presenze sembrano confermare.