'Accordi non rispettati': casinò online chiede 1,59 milioni di $ a Mike Tyson
Causa da 1,59 milioni di dollari presso l'Alta Corte di Londra per il pugile Mike Tyson per una controversia contrattuale con la piattaforma di scommesse e casinò online Rabona.
Scritto da Redazione
Mike Tyson © Eduardo Merille / Wikimedia commons
Potrebbe costare caro all'ex campione di pugilato dei pesi massimi Mike Tyson aver concentrato tutte le sue energie sul recente match disputato contro Jake Paul, l'influencer dei social media diventato boxeur, trasmesso in diretta su Netflix.
Ben 1,59 milioni di dollari di danni (circa un milione e mezzo di euro), inclusi oltre 800.000 dollari di commissioni pagate a Tyson e 729.000 dollari per spese promozionali sprecate.
A chiederli è la società Medier, con sede a Cipro, alla quale è riconducibile il brand di casinò e scommesse online Rabona, del quale il pugile era diventato ambassador agli inizi del 2024, impegnandosi a promuoverlo con dei live streaming mensili sui canali Twitch e Kick.
Impegni non rispettati secondo Medier, che nella causa depositata presso l'Alta Corte di Londra cita Iron Mike per aver rescisso prematuramente il loro accordo senza giustificazione, e aver spostato la sua attenzione su un accordo sponsorizzato da Netflix per il combattimento con Paul.
I legali della società affermano che il ritiro di Tyson dalla promozione di Rabona ha coinciso con l'annuncio di marzo del suo incontro contro Paul, inizialmente programmato per il 20 luglio.
Per quelli di Tyson invece la risoluzione è stata legittima, e, anzi, è stata Medier a violare ripetutamente il contratto, ad esempio attraverso l'uso non autorizzato di materiale promozionale, causando danni finanziari e di reputazione al pugile.
Ma la società di Cipro respinge ogni addebito, va avanti nel perorare le proprie ragioni, e preme per ottenere il risarcimento richiesto per violazione della fiducia e degli obblighi contrattuali.