Macao, incassi casinò a pieno ritmo aspettando il capodanno cinese
Secondo gli analisti di Jp Morgan l'anno è iniziato nel migliore dei modi per i casinò di Macao, e il meglio deve ancora venire.
I ricavi lordi giornalieri del gioco d'azzardo (Ggr) dei casinò di Macao nei sette giorni passati fino a domenica 14 gennaio inclusa sono diminuiti di circa il 4,8 percento, rispetto al volume "impressionante delle vacanze di Capodanno" di 630 milioni di Mop (78,2 milioni di dollari) al giorno. Lo afferma una nota di lunedì di Jp Morgan Securities (Asia Pacifico) Ltd, secondo la quale "il Ggr giornaliero della scorsa settimana è stato di 600 milioni di Mop, che era ovviamente inferiore all’impressionante calendario di festività di capodanno (630 milioni di Mop) ma comunque piuttosto solido e rispettabile rispetto alla stagionalità”, scrivono gli analisti Ds Kim, Mufan Shi e Selina Li.
L'istituto prevede ancora – sulla base dei suoi controlli di settore – che gennaio genererà tra 17,5 e 18,0 miliardi di Mop in Ggr.
“Mentre il Ggr dovrebbe rallentare stagionalmente per il resto del mese prima del capodanno cinese, prevediamo che gennaio raggiungerà tra 17,5 e 18 miliardi di Mop, il che dovrebbe comunque soddisfare le aspettative del mercato”, aggiungono.
Questa volta il periodo festivo del Capodanno cinese nella Cina continentale è dal 10 al 17 febbraio, rispetto al 4-10 febbraio dell’anno solare pre-pandemico del 2019.
Il Ggr di Macao per i primi 14 giorni di gennaio è stato stimato a 8,6 miliardi di Mop, che si traduce in quello che Jp Morgan definisce un "robusto tasso di esecuzione" di 614 milioni di Mop al giorno, rispetto ai 599 milioni di Mop al giorno di dicembre, con l'ultimo mese "già oltre" rispetto alle aspettative del mercato.
Secondo Jp Morgan finora a gennaio il Ggr del mercato di massa si è attestato tra il “105 e il 110 percento” rispetto al periodo equivalente del 2019, rispetto al 105 percento superiore ai livelli pre-pandemia nel quarto trimestre dello scorso anno.
Finora, a gennaio, il Ggr Vip era “stazionario mese su mese” attorno al 20 percento rispetto a quello pre-Covid, secondo le stime della società di brokeraggio.
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