Referendum su gioco in Svizzera, le ragioni del fronte della conferma
Consiglio federale e Parlamento elvetico puntano a confermare la nuova legge sui giochi con vincita in denaro.
Scritto da Amr
“I giochi in denaro sono un passatempo molto apprezzato, che tuttavia nasconde dei pericoli. È dunque importante che la Svizzera – come già altri Paesi – continui a disciplinare e controllare tale mercato affinché chi vuole proporre giochi in denaro in Svizzera si attenga alle norme svizzere e contribuisca al bene comune. Questo è quanto garantisce appunto la nuova legge federale sui giochi in denaro”. Lo afferma il Consiglio federale che, assieme al Parlamento, raccomanda di “accettare la legge federale sui giochi in denaro” che sarà oggetto di referendum, in Svizzera, il prossimo 10 giugno.
Per una serie di motivi: “La nuova legge introduce disposizioni sui giochi in denaro adeguate alle esigenze dell’era digitale, autorizza nuovi giochi ed esonera dal pagamento delle tasse sulla maggior parte delle vincite. Queste misure rendono l’offerta legale di giochi in denaro molto più allettante e riducono l’attrattiva di quella illegale.
Si tratta di un aspetto importante poiché dai giochi in denaro legali non traggono vantaggio solo i fortunati vincitori, ma anche la collettività: ogni anno quasi un miliardo di franchi è infatti destinato all’Avs/Ai come pure – attraverso i fondi cantonali delle lotterie – a un gran numero di organizzazioni di utilità pubblica. Tra i beneficiari vi sono, ad esempio, Swiss Olympic, la promozione dello sport giovanile, il Museo svizzero dei trasporti, il castello di Chillon, il 'Tavolino magico' o l’Estival Jazz di Lugano. Stando alle stime di Swisslos – l’operatore più grande sul mercato svizzero dei giochi in denaro – a medio termine le novità introdotte con la nuova legge dovrebbero consentire di incrementare le entrate destinate a questi obiettivi fino a 300 milioni di franchi all’anno”.
Inoltre, “le società che, attraverso Internet, offrono in Svizzera giochi in denaro non autorizzati non versano alcun contributo per il bene comune nel nostro Paese. Non sono neppure tenute ad adoperarsi per impedire la dipendenza dal gioco, le truffe o il riciclaggio di denaro. Hanno infatti sede all’estero e non sottostanno alle nostre leggi. Per il Consiglio federale e il Parlamento la questione è chiara: i giochi non autorizzati non possono essere tollerati né in locali appartati, né negli scantinati e neppure in Internet. La legge federale sui giochi in denaro prevede pertanto che la Svizzera blocchi l’accesso a giochi in linea non autorizzati, così come già avviene in altri 17 Paesi europei. Con il sostegno di grandi società estere del settore dei giochi in denaro, contro la legge è stato chiesto il referendum.
L’obiettivo è impedire il blocco dell’accesso ai giochi in denaro in linea, ossia quello che i sostenitori del referendum defini scono 'censura di Internet'. Il Consiglio federale non condivide questo argomento. Vi sarebbe censura, se ai cittadini venissero negate informazioni. Ma il fatto di bloccare l’accesso ai giochi in denaro non autorizzati non equivale certo a una censura: la libertà d’opinione e di informazione non è infatti intaccata in alcun modo. Al contrario, la popolazione si aspetta giustamente che il sistema di autorizzazione previsto dalla Costituzione si applichi anche a Internet”.
GLI SCENARI - Se al referendum del prossimo 10 giugno vincerà il "no", la legge sui giochi in denaro non entrerà in vigore e rimarrà lo status quo, dunque la legge sulle Case da gioco del 1998 e la legge sulle Lotterie del 1923. Per cui anche il gioco online resterà completamente vietato.