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Adu: 'Consiglio Valle difende impunità: ora dimissioni'

15 settembre 2021 - 13:24

Dure critiche del partito Ambiente, diritti e uguaglianza al Consiglio Valle che ha approvato la risoluzione che chiama in causa il Casinò di St. Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo

"Oggi non si è voluta rivendicare l’autonomia regionale, ma semmai difendere il privilegio di quei consiglieri che non vogliono risarcire il danno causato ai contribuenti e pretendono di continuare a ricevere lauti stipendi, proseguendo i loro intrallazzi politici".

Queste le dure parole con cui il partito Ambiente, diritti e uguaglianza stigmatizza il voto favorevole, da parte del Consiglio Valle, alla risoluzione che prevede nell’impegnativa di portare la questione all’attenzione delle più alte autorità dello Stato e nel contempo di attivare l’impugnativa alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione nei confronti della sentenza della terza Sezione centrale di Appello della Corte dei conti, che ha condannato 18 consiglieri ed ex consiglieri a risarcire per 16 milioni di euro la Regione Valle d'Aosta per i finanziamenti concessi al Casinò di St. Vincent dal 2012 al 2015.

Adu, formazione non presente in consiglio regionale, spiega: "Il valore su cui si fonda la nuova maggioranza - di fatto: Union e satelliti, Pd, il fariseo Bertin e l’ormai incommentabile Padovani, a cui qualcuno dovrebbe spiegare che non basta postare figurine di sinistra sui social per essere di sinistra e che pare risvegliarsi solo quando si parla della sua base elettorale: non gli ultimi della società, ma il Casinò della Vallée - non è l’autonomismo ma l’impunità".

Critiche anche alla Lega: "La Lega dei 49 milioni di euro non risarciti ai cittadini è la stessa Lega che oggi non ha trovato il coraggio di votare contro chi vorrebbe evitare a Baccega e Rollandin, tra gli altri, di risarcire 16 milioni di euro".

E ancora, "peggio della Lega, solo i 5 consiglieri del Pcp che dimostrano che il loro attaccamento alla poltrona supera ormai ogni decenza. Solo grazie a loro, il ricorso alla Corte Costituzionale sarà possibile. Sono, quindi, i principali responsabili di questo ulteriore abbrutimento della politica valdostana. Con un conflitto d’interesse spettacolare, il vergognoso provvedimento con cui si chiede di disconoscere la sentenza dei Corti dei Conti è stato illustrato da uno dei condannati: Marquis. Praticamente, gli stessi che dovrebbero pagare hanno chiesto che la Giunta impegni la Regione, in quanto parte offesa da risarcire, a fare ricorso alla Corte costituzionale perché non venga risarcita. Tale assurdo ricorso sarebbe, naturalmente, pagato sempre dagli stessi contribuenti valdostani".

Secondo Adu, "con questi vergognosi comportamenti, è la stessa classe politica localista che sta scavando la fossa per quel che resta dell’autonomismo valdostano". Adu Vda rinnova dunque "l’invito alle dimissioni dei consiglieri condannati, estendendolo, a questo punto, anche a tutti gli altri consiglieri che oggi hanno votato questa risoluzione. Complici dell’impunità".

Invece, "la nostra solidarietà e vicinanza va invece a Chiara Minelli ed Erika Guichardaz che hanno confermato rigore morale e serietà nel rispettare gli impegni assunti con gli elettori", conclude la nota.

 

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