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Casinò online: niente da fare, per ora, in Francia

25 settembre 2023 - 09:57

Respinti o inammissibili gli emendamenti del deputato Philippe Latombe al progetto di legge sulla regolamentazione dello spazio digitale che puntavano a legalizzare i casinò online.

Scritto da Anna Maria Rengo

logo tratto dalla pagina Facebook dell'Assemblèe nationale

Niente da fare, almeno per ora, per quanto riguarda la legalizzazione dei casino games in Francia.
Gli emendamenti presentati alla commissione Giuridica dell'Assemblée nationale dal deputato di MoDem Philippe Latombe al progetto di legge sulla regolamentazione dello spazio digitale e che puntavano appunto a legalizzare i casinò games sono stati respinti,  dichiarati "cavaliers", dunque non pertinenti con l'argomento trattato. Solo uno degli emendamenti di Latombe è stato "adottato", questa la terminologia legislativa usata in Francia, ma non era relativo ai casinò games, poiché il disegno di legge per la sicurezza e la regolamentazione dello spazio digitale ha un obiettivo molto più ampio. Il deputato  ha contestato l'inammissibilità degli emendamenti sui casinò online e attende le motivazioni del presidente della commissione.

La presentazione di emendamenti sui casino online nell'ambito di un progetto di legge già in fase di esame era la strada più breve da percorrere per legalizzarli e il deputato Latombe, che nei mesi passati aveva presentato un proprio Pdl specifico in materia, aveva scelto di percorrerla. 
Il suo progetto di legge "volto ad autorizzare gli operatori di casinò a offrire giochi di casinò online, la cui commercializzazione, messa in servizio e manutenzione sono effettuate sotto la responsabilità delle società di fornitura e manutenzione", presentata nel luglio scorso, fissa i capisaldi della legalizzazione dei casinò online. Nucleo centrale di esso è una "moratoria di cinque anni", in base alla quale il gioco d'azzardo nei casinò online sarebbe legale per un periodo di cinque anni ma solo per "attori nazionali".
L'articolo 2 del progetto di legge stabilisce infatti che questa misura sarà valida fino al 1° gennaio 2030. Successivamente, il mercato sarà esteso oltre i licenziatari di casinò esistenti e aperto ad altri operatori interessati a offrire casinò online.
Ciò, afferma il progetto di legge, consentirebbe ai licenziatari esistenti di svilupparsi in condizioni economiche "serene" prima che il mercato si apra completamente.
"Se l'apertura dovesse essere totale e immediata, sconvolgerebbe i nostri quadri normativi, indebolirebbe l'industria nazionale dei casinò e l'equilibrio economico dei comuni in cui si trova", si legge nel progetto. "Ciò potrebbe quindi portare a conseguenze potenzialmente devastanti per l'occupazione in questo settore".
Nel frattempo, l'articolo 1 fa riferimento all'autorizzazione degli operatori a offrire giochi da casinò online, simili a quelli attualmente disponibili nei casinò terrestri.
Infine, l'articolo 3 afferma che i giochi da casinò online saranno soggetti alle stesse imposte applicate dalle autorità statali e locali per altre forme di gioco d'azzardo.

GLI SCENARI - Se sarà ribadita l'inammissibilità degli emendamenti, non resta dunque che presentarne altri a un altro progetto di legge, magari ritenuto più attinente la materia, oppure seguire l'iter "normale" di valutazione del progetto di legge dello stesso Latombe, che sarà ovviamente un processo più lungo.

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