Commissione inchiesta gioco, è la volta di casinò e sale Lan
La commissione parlamentare di inchiesta sul gioco pianifica le prossime audizioni: focus su casinò e sale Lan.
Doppia audizione la prossima settimana, almeno nelle intenzioni, da parte della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfuzioni del gioco pubblico, istituita in Senato e presieduta da Mauro Maria Marino (Italia Viva).
L'ufficio di presidenza di questa mattina, 23 giugno, ha infatti pianificato le prossime sedute, e, dando seguito all'accoglimento delle rispettive proposte dei senatori Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) e Albert Lanièce (gruppo Per le autonomie) ha ipotizzato di audire il 28 giugno il direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna, anche sul caso dell'omologa dei calcio-balilla che tanto sta facendo discutere, e i rappresentanti delle sale Lan, e il giorno 30 quelli dei casinò. In questo caso, oltre alla parte "tecnica", si ascolterà anche quella politica, ricordando appunto che tutti e quattro i casinò sono di proprietà di enti pubblici: Comuni di Sanremo, Campione d'Italia e Venezia, Regione Valle d'Aosta, oltre che gestiti da società al momento interamente pubbliche.
Per quanto riguarda la tematica videoludica l'obiettivo, stando alla presentazione del senatore Endrizzi, è quello di andare oltre la questione sale Lan, che ha tenuto banco nelle scorse settimane. Le audizioni dovrebbero portare all'attenzione dei commissari anche altri fenomeni legati al mondo del videogioco, con un focus particolare sulle loot box, che in molti casi non sono altro che forme di acquisto camuffate di gioco d'azzardo inserite all'interno dei giochi, a libera disposizione anche di utenti minorenni.
Come detto, si tratta solo di una ipotesi di lavoro, in quanto la commissione procederà ora a sondare la disponibilità degli audendi.