Al via la discussione generale del decreto Riaperture da parte della Camera che, incorporando i contenuti del nuovo decreto Riaperture, fissa al primo luglio la riapertura di casinò e giochi in zona gialla. Una disposizione destinata a restare, si spera, inattuata, nel senso che il passaggio anticipato in zona bianca di quasi tutte, se non tutte, le regioni italiane, consentirà alle stesse di riaprire le sale già prima di quella data.
Comunque sia, c'è da convertire in legge il decreto Riaperture, e a illustrare le disposizioni che esso prevede la relatrice Angela Ianaro (M5S) sottolinea come, ai sensi delle modifiche apportate in commissione grazie all'emendamento del Governo che recepisce e trasla i contenuti del nuovo Dl, "dal 1° luglio sono consentiti anche i convegni e i congressi e, sempre dal 1° luglio, sono consentite le attività dei centri termali, mentre dal 15 giugno sono consentite le attività dei parchi tematici e di divertimento, come precisato attraverso l'approvazione di emendamenti da parte della Commissione, dei parchi giochi, delle ludoteche e degli spettacoli viaggianti". Inoltre, "l'ultima disposizione dedicata alla ripresa delle attività economiche e sociali è quella di cui all'articolo 8-ter, secondo cui dal 1° luglio 2021 sono consentite le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente, sempre nel rispetto di protocolli e linee guida".
Nella discussione generale del provvedimento prende la parola anche il deputato della Lega Giuseppe Paolin, secondo il quale "abbiamo ottenuto l'approvazione diretta o indiretta di importanti emendamenti, riguardanti tra gli altri: le attività di banqueting e di catering; i parchi giochi, le ludoteche e gli spettacoli viaggianti; gli esercizi presenti nei mercati e nei centri commerciali, che dal 22 maggio possono riaprire anche nei giorni festivi e prefestivi; le piscine e i centri natatori in impianti coperti, per i quali si prevede la riapertura dal 1° luglio (anche se per questi avevamo chiesto uno sforzo in più); i centri benessere, prima dimenticati e ora menzionati all'articolo 6; le feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose, menzionate dal DL n. 65 come da nostra richiesta; le attività in sale giochi, sale scommesse, sale Bingo e casinò, che parimenti potranno riprendere dal 1° luglio. Per ognuno di questi emendamenti, approvati o comunque recepiti nel decreto in esame, ci sono migliaia di attività che potranno ripartire e dare il loro importante contributo alla ripartenza del Paese e di questo siamo estremamente soddisfatti".
Antonio Tasso (Misto-Maie-Psi) rileva "con soddisfazione, finalmente, che viene prestata la giusta attenzione ad un settore probabilmente un po' trascurato in passato, che è quello del gioco autorizzato e legale. Diciamoci la verità: è un settore, come ho detto prima, poco attenzionato e notevolmente penalizzato.
Li abbiamo visti questi operatori nelle piazze adiacenti questo palazzo manifestare, chiedere attenzione per un'attività che ha sofferto moltissimo il regime restrittivo messo in atto e il cui problema, ripeto ancora una volta, è stato considerato marginalmente. Se - e questa è una riflessione che faccio da diverso tempo - un settore va bene per riscuotere le tasse, allora deve essere messo in condizione di poter produrre reddito e permettere il sostentamento a chi con quel reddito ci deve vivere. Con i prossimi provvedimenti a sostegno delle aziende credo che bisognerà prestare attenzione a questo settore e fornire gli opportuni aiuti per poter rilanciare il proprio lavoro".