Un totale di 203 casinò attivi in Francia nel 2022, uno in più rispetto all'anno precedente, e che hanno registrato incassi lordi complessivi per 2,5 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,08 miliardi di euro del 2021 e dei 2,4 miliardi di euro del 2019, ultimo anno prima dell'inizio della pandemia.
Un'offerta ricca e variegata per il gioco online che, dopo aver registrato una forte crescita tra il 2017 e il 2021 con un tasso di crescita del Ggr (gross gaming revenues) medio annuo del 18 percento, si è stabilizzato l'anno passato a un livello simile a quello del 2021, con un Ggr di 2,18 miliardi di euro ( una crescita dello 0,8 percento). Un'offerta ricca, si diceva, e che si divide tra scommesse sportive (64 percento), scommesse ippiche (16 percento) e poker online (20 percento), e che conta 4 milioni nel 2022, con un aumento del 6 percento rispetto all'anno precedente.
Eppure, a questo ricco e affollato quadretto disegnato dal regolatore francese del gioco, l'Autorité nationale des jeux, manca un protagonista, che invece non manca negli altri Paesi europei, peraltro con un ruolo da protagonista. Stiamo ovviamente parlando dei casino games, punta di diamante anche dell'offerta online made in Italy, e che il legislatore d'Oltralpe ha deciso di non consentire. Almeno finora.
Philippe Latombe, esponente dell'Assemblea nazionale e membro di MoDem, ha infatti presentato un progetto di legge "volto ad autorizzare gli operatori di casinò a offrire giochi di casinò online, la cui commercializzazione, messa in servizio e manutenzione sono effettuate sotto la responsabilità delle società di fornitura e manutenzione".
Una piccola-grande rivoluzione, per quanto riguarda il panorama nazionale del gioco in Francia.
Ma quali sono i motivi che hanno portato alla presentazione di questa proposta di legge per legalizzare i casinò online? Lo chiediamo, ovviamente, al diretto interessato.
“I motivi principali sono tre. I casinò online non hanno uno status legale in Francia; inoltre mentre i nostri connazionali giocano lì, questi siti sono gestiti all'estero e quindi svolgono la loro attività al di fuori di ogni controllo. Poi, lo Stato 'cerca soldi' e c'è una reale opportunità per trovarli. Mi sarà possibile trasformare questa proposta di legge in un emendamento all'interno del progetto di legge Dsa-Dma (ossia la Pdl che punta ad armonizzare il diritto francese con il Dsa, Digital services act, e il Dma, Digital markets act, approvati nel 2022 dal Parlamento europeo e che costituiscono un pacchetto normativo che punta a regolamentare le piattaforme digitali online Ndr) che sarà esaminato molto presto. Depositare queste disposizioni sotto forma di progetto di legge già sta dando loro visibilità, sottoponendole alla riflessione del legislatore e del Governo.”
Come mai, anche dal punto di vista storico e sociale, la Francia ha scelto di avere molti casinò fisici, oltre a una vasta offerta di giochi online, ma ha finora proibito i casinò online, quando questi esistono praticamente in tutta Europa?
“Era il desiderio di legalizzare solo il gioco d'azzardo fisico perché è più facile da controllare. Se la Francia ha legalizzato le scommesse sportive è sotto il vincolo dell'Europa che non le ha lasciato scelta. Altrimenti non l'avrebbe fatto.”
Lei pensa che il suo progetto di legge verrà approvato e promulgato?
“Sono fiducioso che lo sarà sotto forma di un emendamento a favore del progetto di legge Dsa-Dma, che consentirà di regolamentare il web3. Una proposta legislativa, per quanto valida, dipende dal calendario legislativo.”
Quali sono i punti principali del suo Pdl?
“Tenendo conto dell'attuale evoluzione del settore del gioco e del fatto che i francesi si dedicano comunque alle scommesse online, questa proposta di legge consente di stabilire un quadro giuridico che mette in sicurezza i giocatori, il gioco e garantisce il controllo dello Stato sulle risorse a cui può attingere. Contribuisce a colmare un vuoto giuridico che incoraggia gli abusi. Lo Stato deve infatti mantenere il controllo su una pratica di cui è tenuto a osservare l'efficacia. Stabilendo una moratoria di cinque anni durante la quale possono operare solo gli operatori di casinò già in possesso di una licenza di casinò online, l'articolo 2 lascia inizialmente la mano a noti operatori del mercato. L'articolo 3 consente agli enti locali in cui hanno sede i gestori dei casinò interessati di beneficiare di ulteriori entrate fiscali.”
Come possono e devono essere protetti i giocatori dai rischi connessi ai giochi online con vincita in denaro?
“Permettendo l'applicazione delle regole del gioco fisico al gioco virtuale, che consentirà di controllare, fissare limiti di tempo, importi... o mettere in atto divieti di gioco. Si potrà essere banditi dai casinò online come da quelli fisici.”
Nella scorsa legislatura l'Italia, con il decreto Dignità, ha completamente vietato la pubblicità del gioco d'azzardo fisico e online. Pensa che questo sia un provvedimento utile per tutelare i giocatori?
“No, perché è inefficace. Ci sarà sempre accesso a ciò che sta accadendo altrove. Anche se riuscissimo a stabilire regolamenti europei, sarebbero senza dubbio difficili da applicare.”
I DETTAGLI DELLA PDL - Nucleo centrale del progetto di legge è una "moratoria di cinque anni", in base alla quale il gioco d'azzardo nei casinò online sarebbe legale per un periodo di cinque anni ma solo per "attori nazionali".
L'articolo 2 del disegno di legge stabilisce infatti che questa misura sarà valida fino al 1° gennaio 2030. Successivamente, il mercato sarà esteso oltre i licenziatari di casinò esistenti e aperto ad altri operatori interessati a offrire casinò online.
Ciò, afferma il Pdl, consentirebbe ai licenziatari esistenti di svilupparsi in condizioni economiche "serene" prima che il mercato si apra completamente.
"Se l'apertura dovesse essere totale e immediata, sconvolgerebbe i nostri quadri normativi, indebolirebbe l'industria nazionale dei casinò e l'equilibrio economico dei comuni in cui si trova", si legge nel disegno di legge. "Ciò potrebbe quindi portare a conseguenze potenzialmente devastanti per l'occupazione in questo settore".
Nel frattempo, l'articolo 1 fa riferimento all'autorizzazione degli operatori a offrire giochi da casinò online, simili a quelli attualmente disponibili nei casinò terrestri.
Infine, l'articolo 3 afferma che i giochi da casinò online saranno soggetti alle stesse imposte applicate dalle autorità statali e locali per altre forme di gioco d'azzardo.