Processo finanziamenti a Casinò St. Vincent, Regione rimborsa spese legali
La giunta regionale della Valle d'Aosta delibera di approvare il rimborso delle spese legali di tre amministratori regionali a processo, poi assolti, per i finanziamenti al Casinò di St. Vincent.
Scritto da Amr
Per uno, il già governatore della Valle d'Aosta Augusto Rollandin, è una soddisfazione purtroppo postuma che interessa gli eredi. Per gli altri due, i già assessori (in anni diversi) alle Finanze Ego Perron e Mauro Baccega, è invece una soddisfazione, nel senso anche di ristoro economico, che arriva al termine di una lunga e provante vicenda giudiziaria.
La giunta regionale della Valle d'Aosta, guidata da Renzo Testolin, ha infatti deliberato all'unanimità di approvare il rimborso, “nella misura ritenuta congrua dall'Avvocatura regionale”, dalle spese legali, non coperte da assicurazione, che i tre avevano sostenuti nell'ambito del procedimento penale conclusosi a luglio 2023 con la loro assoluzione, nell'ambito del processo cui veniva loro contestata la responsabilità di avere deliberato dei finanziamenti a favore della società di gestione del Casinò di Saint Vincent. In dettaglio, sono 117.626 euro, 45.838 a favore degli eredi di Rollandin, 51.654 di Baccega e 20.132 di Perron.
LA VICENDA – I tre ex amministratori (Baccega è tuttora consigliere regionali) erano andati a processo penale perchè “in concorso tra loro e con condotte plurime esecutive di un medesimo disegno Rollandin, Baccega e Perron, avevano in più riprese, dal 2012 al 2015, approvato dei finanziamenti a favore della società di gestione del Casinò di Saint Vincent (nel 2012 un finanziamento da 50 milioni di euro Rollandin, nel 2013 un finanziamento da 10 milioni ei euro Baccega, nel 2014 l’aumento di capitale per 60 milioni di euro Perron, nel 2015 un finanziamento da 20 milioni di euro Perron). Non solo: durante la presidenza Rollandin (dal 2012 al 2015) avrebbero, questi i motivi per cui erano andati a processo “dissimulato la reale situazione finanziaria della Casa da gioco di Saint-Vincent gestita dalla partecipata regionale Casino Spa procurandole un ingiusto profitto facendo conseguire a detta società i seguenti finanziamenti: deliberazione Giunta regionale 1465/2012: mandato a Finaosta per stipula mutuo di 50milioni per finanziamento piano sviluppo della casa da gioco e del complesso alberghiero; deliberazione Giunta regionale 1527/2013: mandato a Finaosta per stipula mutuo per 10 milioni per maggiori oneri piano di sviluppo; deliberazione del Consiglio regionale 823/XIV/2014: aumento di capitale di 60 milioni; deliberazione della Giunta regionale 1856/2015 finanziamento di 50 milioni”.
Il processo, nell'ambito del quale la Regione si era costituta parte civile, si era concluso con la sentenza del Giudice per l’Udienza preliminare del Tribunale di Aosta che l'8 novembre del 2018 li aveva assolti per “ insussistenza del fatto”, una “pronuncia confermata dalla sentenza della Corte d’Appello di Torino” l'11 luglio 2023.