Processo gestione Casinò Campione e sanzioni CdC, pioggia di atti in Comune
Il Comune di Campione impegna le somme per pagare lo studio legale che lo rappresenterà nel secondo processo sulla gestione del Casinò, intanto vengono notificate le sanzioni della Corte dei Conti agli ex amministratori.
Scritto da Amr
Dando seguito a quanto già deliberato e in vista dell'udienza fissata per domani 28 febbraio, con una determina il Comune di Campione d'Italia ha impegnato i 26.900 euro che serviranno per pagare l'avvocato che rappresenterà l'ente, che si è costituito parte civile nel procedimento penale 6659/21 con cui è stato disposto il rinvio a giudizio nei confronti dei membri dell’organo collegiale, del collegio sindacale e funzionari di vertice della Società partecipata dell’Ente allora presenti e oggi denominata Casinò di Campione Spa - Società benefit e di alcuni amministratori comunali in carica nelle passate legislature. Il procedimento era stato trasmesso all’Ente via Pec dal Tribunale di Como lo scorso 25 ottobre e nella delibera di giunta si considerava che, "al fine di tutelare gli interessi dell’amministrazione comunale" si riteneva "opportuna e necessaria la costituzione del Comune di Campione d’Italia quale parte civile in giudizio".
Questo secondo filone processuale mira all'accertamento di eventuali responsabilità da parte di sedici imputati per l'essere poi arrivati al dissesto del Comune e alla dichiarazione di fallimento (poi revocata) del secondo, questo appunto dopo la revoca del fallimento che ha portato a una diversa qualificazione di alcuni reati ipotizzati in caso di fallimento.
Come noto, il filone originario dell'indagine non è stato unificato al secondo procedimento, non solo perché i reati ipotizzati hanno dei tempi di prescrizione diversi (molto più lunghi quelli della bancarotta) ma anche perchè, per quanto riguarda il secondo filone, si è ancora nella fase dell'udienza preliminare. Per il filone originario l'udienza è stata fissata per il 19 settembre.
LE SANZIONI DELLA CORTE DEI CONTI - Oltre al processo penale, nei suoi due distinti filoni, c'è anche da dare conto di quello contabile portato appunto avanti dalla Corte dei Conti. In particolare, della sentenza con la quale i giudici contabili hanno confermato le sanzioni, anche se per un importo ridotto, per l'amministrazione guidata dall'ex sindaca di Campione d'Italia Maria Paola Mangili in Piccaluga, revocando parzialmente, invece, dell'ordinanza con cui invece si disponeva che l'amministrazione che era succeduta, quella guidata dall'anche esso ex sindaco Roberto Salmoiraghi, non doveva essere sanzionata. Nel mirino della Corte dei Conti, l'operato delle due amministrazioni, ritenute responsabili di avere provocato, attraverso varie delibere e a vario titolo, il dissesto dell'ente, dichiarato nel 2018.
In particolare, con due distinte determine, il Comune prende atto della sentenza con la quale la sezione giurisdizionale della Regione Lombardia della Corte dei Conti dispone che al Comune venga versato un totale di 62.209 euro da parte dei condannati a pagare le sanzioni pecuniarie, oltre a stanziare le somme che serviranno invece a pagare le spese legali sostenute da coloro per i quali la richiesta di sanzione da parte della Procura di Como è stata invece respinta.