Verda: 'Sanità a Campione, dopo Tar non ci siano conseguenze negative su cittadini'
Il capogruppo di minoranza Simone Verda esprime preoccupazione sugli scenari che si aprono all'indomani della sentenza del Tar sull'assistenza sanitaria di cittadini di Campione d'Italia.
La sentenza del Tar Lombardia, che ha annullato tutte le delibere della giunta regionale (quelle della scorsa consiliatura) in merito all'assistenza sanitaria all'estero ai cittadini italiani residenti a Campione d'Italia apre interrogativi e spunti di riflessione sugli scenari che si aprono, ora che si torna, potenzialmente , alla situazione precedente all'aprile 2022, quando cioè si poteva andare a curarsi in Ticino e sarebbe stata la Regione a rimborsare alla sanità elvetica il costo delle prestazioni.
Sul tema interviene Simone Verda, capogruppo del gruppo di minoranza in consiglio comunale, che afferma: "A livello giuridico mi complimento per l'ottimo risultato ottenuto in sede di Tar dell'avvocato Barbara Marchesini, una massima che comporta l'annullamento di un percorso nato in modo sperimentale tra il 2021 e il 2022 e che sembrava in contrasto con quanto sostenuto dall'ex assessore alla Sanità della Regione Giulio Gallera. In campagna elettorale, come Campione 2.0, avevamo detto che ci saremmo impegnati, a livello romano con l'assessore al welfare Gallera per trovare delle soluzioni adatte e corrette per i cittadini ".
Tuttavia, "ora il problema ritorna in mano alla Regione Lombardia, che non ha rinnovato le autorizzazioni E112 (che servivano per andarsi a curare in Svizzera Ndr) in quanto si è passati al regime sperimentale S2", ossia quello della contribuzione volontaria e che sarebbe dovuto scadere a fine aprile 2023, ma che poi l'attuale giunta regionale aveva prorogato sino a fine settembre di quest'anno.
"L'annullamento da parte del Tar del regime sperimentale fa nascere un quesito enorme e che mi preoccupa: chi pagherà le prestazioni sanitarie in Ticino dei campionesi? Non entro nel merito di chi dovrà farlo, ma siamo spaventati che, dopo che il cittadino di Campione d'Italia avendo riconosciuto implicitamente un debito nei confronti di tutte le strutture sanitarie svizzere attraverso sottoscrizione di formulari presentati agli enti svizzeri, impegnandosi a pagare un contributo volontario (non ancora quantificato, anche se non doveva essere superiore ai 92 franchi come da comunicato dell'amminstrazione), lo stesso si dovesse trovare a dovere sostenere l'intera spesa.
Non posso che ringraziare il Canton Ticino per aver permesso di usufruire delle proprie strutture anche in un regime sperimentale oggi chiaramente non garantito. Mi auguro dunque, anche se non ho dubbi che lo faranno, che le istituzioni regionali e statali intervengano al più presto affinchè questo non accada e, per quanto mi compete, vigilerò con attenzione sulla vicenda".
Un ultimo, scottante quesito, che forse non è il solo Verda a porsi: "Ora chi paga l'assistenza sanitaria dei campionesi in Svizzera?
A fronte dell'annullamento di tutti gli atti della Regione Lombardia, il cittadino che va all'estero senza il modello S2 (introdotto sperimentalmente Ndr) e il vecchio modello E112 ha copertura per la sua prestazione?
La Regione Lombardia può pagare la spesa 2022 e 2023 a fronte di bilanci chiusi e già approvati? Ripeto, non vorrei che questa spesa ricadesse sui cittadini di Campione che si stanno appena riprendendo dopo la drammatica chiusura del Casinò e il dissesto del Comune del 2018, vivendo in un contesto di recessione economica".
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