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Casinò Venezia, le Ooss: 'Atteggiamento accentratore della proprietà rende difficili le relazioni industriali'

07 dicembre 2023 - 19:57

Le organizzazioni sindacali attive al Casinò Venezia ritengono che l'atteggiamento accentratore della proprietà renda difficili le relazioni industriali.

Scritto da Amr

Dopo che le Ooss del Casinò di Venezia hanno proclamato una prima iniziativa sindacale a sostegno della volontà di arrivare a un rinnovo contrattuale e per sanare alcune situazioni pendenti, attraverso il blocco degli straordinari, sono state convocate per la doverosa procedura di "raffreddamento" (del conflitto).

Anche le sigle sindacali attive al Casinò di Venezia Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom, Rlc, Snalc Cisal e Ulas, ricostruiscono così la convocazione per la procedura di raffreddamento. Ma in una nota congiunta, a commento di quella di azienda e proprietà, sottolineano come l'assessore alle Partecipate Michele Zuin "ha subito dichiarato che ha incontrato oggi le Ooss solo perché obbligato dalla legge e che non intende trattare la proposta sindacale di rinnovo contrattuale in costanza di sciopero, pretendendo che qualsiasi richiesta sindacale debba essere formalizzata per iscritto dopo aver revocato ogni azione di sciopero. 
Ciò, dopo aver sostenuto che il nostro sia di fatto un 'non-sciopero' perché non facciamo mai straordinari! Evidentemente non conosce molto bene le attività che si svolgono all'interno della casa da gioco... 
Peccato che abbia pensato opportuno dare degli ignoranti ai rappresentanti dei lavoratori, rei a suo dire di non conoscere la realtà dei conti e degli andamenti del Casinò allorché la definivamo florida e considerando la spesa necessaria alle nostre richieste ragionevole rispetto agli incassi attesi. Tuttavia egli non si è mai premurato di smentire i vari titoli di stampa su 'Casinò a gonfie vele'”.

Le sigle sindacali ritengono inoltre che "anche i modi utilizzati dall'assessore nelle trattative non sono sempre stati così urbani. 
Oltre a dare ai delegati sindacali degli 'ignoranti', è capitato che intimasse loro di 'stare muti' quando parla lui e definisse le loro proposte 'non decenti', mentre vengono legittimamente fatte al tavolo di trattativa. 
Una trattativa che, ricordiamo, non riguarda un qualsiasi ambito lavorativo col quale non è corretto paragonare le nostre peculiarità contrattuali che fanno il paio con un lavoro diverso da ogni altro ma riguarda il Casinò di Venezia che, grazie al lavoro delle sue maestranze fa guadagnare all'ente Comune decine di milioni all'anno.
Il modo sbrigativo e irrispettoso con cui vengono spesso affrontate le relazioni con le sigle sindacali del Casinò la dice lunga sull'atteggiamento padronale tenuto dall'assessore che non riesce a mantenere il minimo, necessario rispetto per i lavoratori tutti, ai quali in questa circostanza intendeva addirittura far pagare il costo di un rinnovo contrattuale che, a suo stesso dire (e con la dimostrazione dei calcoli effettuati al tavolo) era in perdita per i dipendenti.
L'atteggiamento accentratore dell'assessore Zuin rende davvero complicato e anomalo lo svolgimento delle relazioni industriali in un'azienda che ne abbisognerebbe di più frequenti ed efficienti (in nessun altra azienda del settore crediamo si sia usi intavolare trattative con la proprietà, negando così di fatto ogni autonomia alla direzione aziendale)".

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