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No a piano ristrutturazione Casinò Venezia, perento il ricorso dei dipendenti

04 settembre 2023 - 11:58

Il Tar Venezia dichiara perento il ricorso che diversi dipendenti del Casinò di Venezia avevano presentato con l'approvazione del Piano di ristrutturazione da parte del Comune.

Scritto da Anna Maria Rengo

Con un decreto decisorio, il Tar Venezia ha dichiarato "perento" il ricorso che numerosi dipendenti del Casinò di Venezia avevano presentato per chiedere l'annullamento della  Deliberazione n. 19 del 24 maggio 2017 del consiglio comunale di Venezia, avente ad oggetto: “Aumento del capitale sociale di Casinò municipale di Venezia Spa (la società capofila del gruppo Casinò, direttamente e interamente partecipata dal Comune Ndr) al fine di procedere con la ricapitalizzazione ai sensi dell'art. 2447 c.c. della Casinò di Venezia Gioco Spa (interamente controllata dalla Cmv Spa Ndr)  funzionale all'attuazione del Piano di rilancio ed alla valorizzazione della Casa da gioco del Comune di Venezia”, nella parte in cui, "in pretesa applicazione dell'art. 14 del Dlgs n. 175 del 17 agosto 2016 (“Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”), si approva il Piano di ristrutturazione e risanamento aziendale della Casinò di Venezia Gioco Spa.

La "perenzione", da non confondere con la prescrizione, consiste nell'estinzione di un rapporto processuale che si verifica se per un determinato periodo di tempo non si è fatto alcun atto di procedura. Questa è stata la volontà dei ricorrenti, di far "perire", appunto, il ricorso che era stato presentato contro un atto che è previsto dal Testo unico sulle partecipate, nella parte in cui prevede che le amministrazioni pubbliche possono sì ricapitalizzare una loro società partecipata, ma a ben precise condizioni, tra cui che la stessa presenti un Piano di ristrutturazione. A parte i rilievi critici sull'effettiva necessità di risanamento della Cdv Gioco Spa, soprattutto in considerazione della regola elastica delle convenzione (che fissa "fino" al 75 percento i proventi del Casinò che il Comune può trattenersi, ma appunto in condizioni di difficoltà della società di gestione la percentuale può anche scendere), i dipendenti volevano originariamente annullare il Piano di ristrutturazione conseguente all'aumento del capitale sociale in quanto questo aveva avuto una serie di conseguenze. Su tutte, aveva avviato il percorso che aveva portato alla disdetta unilaterale del contratto di lavoro vigente, con conseguente entrata in vigore di un regolamento unilaterale aziendale che è rimasto valido sino alla firma del contratto, ovviamente giunto al termine di una contrattazione lunga e delicata.

Ma appunto, molte cose sono cambiate dal 2017 a oggi e visto il buon andamento aziendale, i rapporti sindacali e industriali in esse, ma anche la firma del contratto aziendale di lavoro nel 2019 (peraltro in questo periodo in fase di rivisitazione) che ha introdotto alcune forme di premialità, sono stati gli stessi dipendenti a far "perire" il ricorso, prediligendo dunque la strada della collaborazione e del dialogo a quella del contrasto.
Come si legge infatti nel decreto, "la Segreteria della Sezione ha provveduto a comunicare alle parti costituite l’avviso di perenzione ultraquinquennale di cui all’art. 82, co. 1, cod. proc. amm. in data 10 novembre 2022" e "lo stesso è stato ricevuto dalle parti in pari data", ma "nel termine e nel modo previsti dal citato art. 82, co. 1, cod. proc. amm. non è stata presentata nuova istanza di fissazione di udienza" e "pertanto il ricorso va dichiarato perento".

IL COMMENTO DI ZUIN - L'assessore al Bilancio e Partecipate Michele Zuin commenta così il dispositivo: "Quel piano ha salvato il Casinò di Venezia e centinaia di posti di lavoro. È una soddisfazione che anche i dipendenti e le parti sindacali se ne siamo resi conto lasciando perire il ricorso".

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