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A Bergamo è tempo di Feexpo: 'Occasione per rinnovare l'amusement'

07 marzo 2023 - 12:25

Presentata alla stampa la Feexpo, in calendario alla Fiera di Bergamo dal 10 al 12 marzo. Il messaggio è ribadire l'importanza dell'amusement a livello sociale, etico ed economico, e la necessità di norme ad hoc.

Scritto da Fm

Fervono i preparativi per la Feexpo, Family entertainment expo, la fiera fatta dagli operatori “per” gli operatori del settore amusement in calendario alla Fiera di Bergamo dal 10 al 12 marzo.

 

Tutti i dettagli dell'appuntamento – ideato e realizzato dal Consorzio Fee insieme con l'ente fieristico Promoberg - sono stati illustrati oggi, 7 marzo, in una partecipata conferenza stampa, che è stata anche l'occasione per lanciare un messaggio “politico” sulla definizione del comparto.

Il primo ad intervenire è Luciano Patelli, presidente di Promoberg, l'ente che gestisce la Fiera di Bergamo. “Quest'anno facciamo debuttare alla Fiera di Bergamo due eventi dedicati al puro intrattenimento: Comicon, Festival internazionale di cultura pop, e appunto la Feexpo, dedicato agli operatori dell'amusement, con un'offerta che spazia dai parchi avventura ai videogiochi, dal calciobalilla al flipper alle proposte legate alla realtà virtuale e agli esports. L'obiettivo più importante è dimostrare che questo comparto svolge un ruolo sociale, in cui a vincere sono la condivisione, il sorriso, il divertimento”.

Dal canto suo Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg, assicura: “Per noi è il primo passo di un lungo percorso che vogliamo fare nel settore del divertimento, del gioco e dello stare insieme. È un prodotto fieristico in cui crediamo perché è un'industria che in Italia gioca un ruolo molto importante e dove gli investimenti continuano a crescere. Vogliamo far vedere la parte professionale di questo settore, che sfocia nel contatto con il pubblico in diversissimi contesti: le sale giochi, le navi da crociera, i centri commerciali, Contesti in cui gli operatori riescono ad offrire un intrattenimento per le famiglie, con intelligenza. In più, ci aiuta la posizione della fiera, situata ad un'ora e mezzo di volo da tutta l'Europa. Vogliamo fare della Fiera di Bergamo la capitale della filiera dell'amusement, e aprire nuovi mercati, visto che ci sono imprese che cominciano a inserire prodotti di intrattenimento nelle loro sedi, come 'ingaggio positivo' per i propri dipendenti, alla luce del cambio di alcuni abitudini dopo la pandemia di Covid, per la creazione di una brand identity positiva, di un luogo di lavoro dove si sta bene”.

Carlo Conte, Direzione Operations della Fiera di Bergamo, invece parla dell'ottimo riscontro registrato, “grazie al Consorzio Fee che ha coinvolto tutto il comparto ed è stato determinante per raggiungere l'obiettivo di riempire per intero un padiglione. Con ampi spazi espositivi dedicati alle sale giochi, ai pubblici esercizi, compresi i centri commerciali, con un'offerta di puro intrattenimento. Ci saranno 51 espositori da tutta Italia, ma anche provenienti dall'estero -  fatto che ha già consentito alla Feexpo di ottenere il riconoscimento di 'fiera internazionale' - dal mondo degli esports, bowling, simulatori, videogame, sistemi di pagamento al servizio di chi gestisce questo tipo di attività, produttori di gadget. Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto: partiamo con il piede giusto”.

Nel suo intervento Tiziano Tredese, presidente del Consorzio Fee, sottolinea l'emozione, l'attesa che pervade il comparto in vista dell'appuntamento di Bergamo. “Ce l'abbiamo messa tutta. Siamo certi che porteremo in fiera il top dell'automatico mondiale, speriamo che ci sia un buon afflusso, e che partecipino anche i dirigenti dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e dello staff del direttore dell'Ufficio apparecchi da intrattenimento della Direzione giochi, Antonio Giuliani, per rendersi conto che va cambiato il decreto che limita l'espansione del nostro settore in Italia, che noi non costruiamo carri armati ma semplici giochi di puro intrattenimento. In fiera ci saranno le migliori ticket redemption oggi esistenti al mondo, alcune novità costruite in Italia, giochi di forza, di resistenza, distributori innovativi - ad esempio di zucchero filato gestito da remoto – esports”.

Il vice presidente del Consorzio Fee, Franco Sorte, ne approfitta per ribadire quanto il settore del puro intrattenimento abbia fatto e faccia di tutto per “separarsi da quello del gioco con vincita in denaro, e quanto sia difficile far capire che si tratta di un mondo totalmente diverso da quello del gambling, delle slot e delle Vlt. Vogliamo che si capisca il nostro obiettivo di migliorare la situazione a livello burocratico, visto che stiamo subendo l'obbligo di sottostare a delle omologazioni che non hanno alcun senso, che penalizzano il mercato anche a livello di produzione, per giochi per bambini e flipper, giochi di ballo e pallacanestro. Giochi che non possono essere monopolizzati per diventare 'azzardo'. Per tutte queste ragioni abbiamo pensato di proporre questa nuova fiera 'libera dall'azzardo', per far capire alla stampa che esiste questa realtà, che non a niente a che fare con il gioco con vincita in denaro”.

In chiusura ecco le parole di Alessandro Lama, presidente di Federamusement: “Sfido chiunque, oggi, a pensare una sala gioco come 'luogo per bambini': abbiamo perso – finora – la possibilità di definirci. Stiamo aspettando nuovi imprenditori, sia un pubblico professionale sia chi vuole investire in questo campo: dobbiamo rinnovare un settore che ha bisogno di ricominciare, e portare i bambini fuori dai salotti di casa. Ci saranno tanti eventi: un'area dedicata agli esports, convegni sul Metaverso, sull'importanza dell'intrattenimento nel commercio (organizzato in collaborazione con GiocoNews, Ndr), l'assemblea generale degli operatori che affronterà le problematiche del comparto. Domenica poi saranno presenti diverse associazioni locali che porteranno in fiera i bambini, a dimostrare che è un evento per tutti, per le famiglie, per l'inclusione sociale. È una fiera creata 'dagli operatori per gli operatori': un punto di partenza per spiegare alla politica che 'noi' siamo una cosa diversa, che va trattata in maniera diversa, non con un 'copia incolla' delle norme del gioco con vincita in denaro. Il messaggio è che il nostro settore è importantissimo, a livello sociale, etico ed economico, merita una sua dignità, una rappresentanza e una sua fiera, che non sia fatta dagli americani, ma da aziende sane di un comparto fondamentale, per l'Italia e per l'Europa. Ed ecco perché siamo a Bergamo”.

 

 

 

 

 

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