skin

Accoglienza e coinvolgimento: le parole d'ordine delle location di gioco

17 giugno 2023 - 09:57

L’architetto Diego Zanaica, Ceo di Tecnostudio, svela i segreti per progettare spazi, anche di gioco, in grado di fare incontrare le persone e farle stare bene.

Scritto da Carlo Cammarella
© Scott Webb / Unsplash

© Scott Webb / Unsplash

Anche nelle grandi superfici Fec e parchi indoor il design sta acquistando un ruolo sempre più importante. Tuttavia, creare un ambiente fruibile, alla portata di tutti e con un linguaggio diretto ed essenziale, non è una cosa così scontata. Oltre allo studio del target, fondamentale per capire a chi ci stiamo rivolgendo, è necessario coinvolgere il pubblico creando qualcosa che lo faccia sentire speciale. A tale scopo la coerenza diventa un aspetto fondamentale per trasmettere benessere a chiunque utilizzi lo spazio in questione.

Di questi aspetti parla a Gioco News l’architetto Diego Zanaica, Ceo di Tecnostudio, architettura e design, in un'intervista pubblicata sulla rivista cartacea di giugno, consultabile nella sua interezza online a questo link.

 

Il design nel mondo del gaming sta acquistando sempre maggiore importanza. Parlando di grandi superfici come Fec o parchi indoor, ci sono delle linee generali per creare un ambiente attrattivo?

“La linea generale come sempre è quella di creare un ambiente accogliente, facile da vivere ed in grado di parlare con tutti un linguaggio diretto e comprensibile. L’insieme delle proposte architettoniche, deve strutturarsi in un progetto di accoglienza e di coinvolgimento, che faccia sentire tutti i clienti speciali, come se quella gaming hall o quel Fec fossero fatti su misura per loro. Gli spazi devono essere progettati per far incontrare le persone e farle star bene insieme, se stai bene in un posto lo troverai attrattivo.”

Lei ha più volte sottolineato l’importanza di creare un percorso per chi dovrà utilizzare lo spazio. Quali sono gli step per creare una vera e propria esperienza in questo ambito?

“Più che di step parlerei di un macro concetto di 'comunicazione' del punto vendita. Penso non solo, ovviamente, a directory di servizio, ma anche a percorsi fatti di luce, di colori, di spazi, per utilizzare l’offerta di gioco, ma anche di servizi funzionali all’attività principale, primo fra tutti il Food o le aree relax.”

Quanto è importante per il design di un Fec lo studio del target e cioè di tutte quelle persone che andranno a usufruire di questo spazio? E soprattutto come si effettua?

“Diciamo che l’analisi del target è compito dell’operatore, che dovrà tarare il layout tecnico della struttura sull’offerta di gioco e quindi sul target che intenderà coinvolgere. Ci sono società di consulenza che hanno elaborato delle survey in questo senso, una per tutti TradeLab con la quale collaboriamo da tempo attraverso la nostra business unit dedicata al gaming, che fanno un’analisi del territorio, dei target e dell’offerta già presente, coadiuvando gli imprenditori della definizione del business. Il design, piuttosto, ha di per sé la funzione di creare uno spazio bello ed equilibrato. Ragionare in termini di ‘design’ porta a migliorare l’estetica dei luoghi, quindi con una funzione anche di premiare emozionalmente chi li vive, oltre a renderli fruibili.”

L’amusement è diventato oggi più che mai un aspetto fondamentale nel pensare agli spazi retail e al coinvolgimento pubblico. Quanto è importante questo aspetto?

“Viviamo un momento storico in cui tutti cerchiamo 'experience' in ogni attività che andiamo a fare. Se parliamo di retail fisico, sia tradizionale che legato al mondo del gioco, questa experience si può tradurre con la necessità di abbinare, e se mi permette il termine, condire l’attività principale (ad esempio lo shopping) con Il divertimento. L’intrattenimento che scaturisce dalle proposte amusement è un complemento tanto importante da diventare spesso l’elemento attrattivo e sicuramente emozionale.”

La percezione, dunque, è che bisogna sempre stare un passo avanti rispetto al mercato. Quali saranno secondo lei le nuove tendenze del design?

“Credo che lo sviluppo dei concetti che abbiamo appena visto sia il cammino che percorreremo nel futuro, soprattutto se pensiamo al retail (format) ed al retail real estate (spazi e polarità commerciali). Tecnostudio lavorerà per creare e proporre al pubblico di questi luoghi di incontro, un ambiente coerente con le aspettative ed in grado di trasmettere benessere.”

Altri articoli su

Articoli correlati