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Ferro (New Asgi) su amusement: 'È attrazione turistica, ma serve innovare'

27 luglio 2024 - 09:25

Il presidente dell'associazione New Asgi vede l'estate con molta positività per il gioco di puro intrattenimento, che tuttavia soffre ancora la mancanza di regole innovative.

Scritto da Michela Carboni
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Si sa che per il mondo del gioco senza vincita in denaro l’arrivo della bella stagione ha sempre rappresentato un momento favorevole e di rilancio, grazie soprattutto all’arrivo dei turisti nelle città. “L’estate – afferma Vanni Ferro, presidente dell’associazione solo gioco d’intrattenimento per le famiglie, New Asgi Italia - è sempre tra i momenti più positivi per il nostro settore, sfortunatamente la stagione quest’anno fa un po' fatica a decollare, causa il meteo non molto favorevole, ma siamo fiduciosi che alla fine dell’estate i nostri sforzi verranno ricompensati.” 

Il target delle sale giochi è cambiato e come? 

“La famiglia è ormai il target principale nelle nostre sale, ed anche gli stranieri apprezzano la nostra offerta, particolarmente durante le passeggiate serali e nelle giornate di brutto tempo. Possiamo quindi affermare che le sale di intrattenimento per famiglie sono ormai considerate a tutti gli effetti un’attrazione, un servizio e un’offerta aggiuntiva delle nostre località turistiche.” 

A livello normativo cosa manca per consolidare il comparto e cosa auspicate?

“Come sempre la stagione estiva è il momento in cui gli operatori scoprono se gli investimenti fatti durante l’inverno avranno successo, anche se negli ultimi anni, data la normativa italiana, vi è l’impossibilità di accedere alla maggior parte delle novità del mercato internazionale. Purtroppo nulla è ancora cambiato, malgrado tutti gli incontri, le iniziative, i colloqui e le lettere, da mesi siamo vittime di un preoccupante silenzio da parte di Adm (Agenzia delle dogane e dei monopoli), che non risponde e sembra non volersi più confrontare con il settore.” 

In che modo state agendo? 

“Come associazione, assieme agli Stati Generali, stiamo ininterrottamente cercando, ma per ora ancora senza successo, di trovare una strada per farci ascoltare. Temo che alla fine, ci ritroveremo anche quest’anno ad ottobre, a sperare in un’ulteriore agognata proroga, che non risolverà e che continuerà a ingessare qualsiasi programma di sviluppo, nell’attesa/speranza che la questione venga prima o poi affrontata in maniera seria e strutturale.”

Cosa auspicate per l’amusement italiano?

“Siamo sicuri che l’estate sarà positiva ed onorerà le aspettative, mentre da parte delle istituzioni auspichiamo un’apertura urgente dei colloqui per affrontare definitivamente i problemi del settore, che altrimenti alla scadenza di fine anno si troverà a dover eliminare almeno il 50 percento del parco macchine esistente, da cui ne deriverebbe la chiusura della maggior parte delle medie e piccole aziende a gestione famigliare, che sono la colonna portante del comparto.”.

 

LA LETTERA DI ROSANNA CONTE A GIORGETTI

Intanto l'europarlamentare leghista Rosanna Conte scrive al ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, chiedendogli "se ritiene possibile e valutabile una modifica del provvedimento adottato, che possa rendere maggiormente realizzabile l’applicazione della nuova normativa e garantire certezze al settore e a tutti gli operatori che ne fanno parte."

"Nel febbraio 2021 – afferma Conte nella lettera - l’Italia ha presentato alla Commissione europea un progetto di regole tecniche di produzione, importazione e verifica degli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro. Tale progetto, sfociato in seguito nell’adozione dei provvedimenti emanati dall’Agenzia delle dogane e monopoli il 1 giugno 2021 e il 10 giugno 2022, ha di fatto comportato l’equiparazione del gioco da intrattenimento senza vincita in denaro con il settore del gioco con vincita in denaro, con conseguenze a livello normativo, burocratico, sociale ed economico".

E continua spiegando che "in particolare, la nuova normativa prevede, tra le altre, l’omologazione di ogni singolo apparecchio delle decine di migliaia già in esercizio: una procedura che, oltre ad essere piuttosto onerosa, risulta anche difficilmente realizzabile, considerando che la certificazione richiesta dovrebbe essere effettuata da case di produzione nella maggior parte dei casi ormai inattive. Anche se al momento la nuova normativa non è ancora entrata in vigore; a causa alle continue proroghe concesse da Adm fino ad oggi, il settore continua a vivere una situazione di incertezza e di stallo, non potendo al contempo realizzare o importare prodotti che, con le loro innovazioni, non sarebbero compatibili con il mercato italiano."

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