skin
Menu

Eag Expo: mercato Amusement tra regolamentazione e sviluppo

10 gennaio 2020 - 09:59

Nella tre giorni di Londra dedicata al settore dell'intrattenimento, due giornate di convegni e approfondimenti con un focus speciale sull'Italia: tra restrizioni e nuovi sviluppi.

Scritto da Ac

L'Italia al centro dell'attenzione mondiale (anche) per quanto riguarda il mercato del cosiddetto “Amusement”: ovvero, quello del puro intrattenimento, fatto di videogame, flipper e calcetti che tutti conoscono. Ma che in troppi continuano a ignorare: come fanno sistematicamente i politici, di fronte a un comparto sostanzialmente abbandonato dal legislatore, che nonostante i vari problemi e i tentativi di regolamentazione di qualche tempo fa (chi ha buona memoria ricorderà la riforma proposta dall'allora sottosegretario ai giochi Alberto Giorgetti, scritta e mai attuata), è rimasto ancora nel limbo, in attesa di chissà cosa. Peccato, però, che non tutta la politica abbia continuato a ignorare il settore: purtroppo per gli addetti ai lavori, qualche anno fa, ad affrontare la materia è stato qualche amministratore regionale il quale, invece di proporre una riorganizzazione o regolamentazione del mercato, ha pensato bene di introdurre, al contrario, delle restrizioni: additando alcuni di questi giochi per bambini come “pericolosi” perché propedeutici a coltivare dipendenze da gioco. Cavalcando la tesi, secondo molti da ritenere bizzarra, proposta all'epoca da uno show televisivo e cavalcata da alcuni detrattori che puntavano il dito, in particolare, contro le ticket redemption. Ebbene, la vicenda non si è esaurita sul momento come una delle tante boutade che spesso nascono e muoiono a livello locale, con varie regioni che, al contrario, hanno portato avanti la battaglia contro il settore, andando a vietare ai minori dei giochi pensati unicamente per minori. Nonostante tali giochi siano presenti, si badi bene, in praticamente tutti i mercati del mondo.

IL “CASO ITALIANO” DELLE TICJKET REDEMPTION - Una storia che ben conoscono gli addetti ai lavori e contro la quale si scontrano ormai da tempo, provando a stabilire un contatto con la politica, chiedendo di tutelare le loro attività e provare a capire che l'offerta di gioco di puro intrattenimento, semmai, andrebbe incentivata e non contrastata proprio come antidoto all'azzardo, se proprio ci si vuole preoccupare delle dipendenze. Ma il messaggio sembra ancora essere inascoltato.
Tuttavia, tali movimenti erano stati portati già lo scorso anno anche all'attenzione degli altri soggetti europei, spiegando che il “caso Italiano” delle ticket redemption, non deve essere considerato come una cosa squisitamente nazionale in quanto una eventuale messa al bando delle ticket redemption sul nostro territorio potrebbe ripercuotersi sull'intera industria internazionale e, peggio ancora, ispirare anche altri paesi europei e non solo. Per questa ragione il tema era stato presentato in occasione della scorsa edizione della fiera Eag Expo di Londra, lo scorso gennaio, in un dibattito organizzato da GiocoNews.it, al quale avevano partecipato i rappresentanti dell'industria italiana insieme al presidente della federazione europea degli operatori Euromat, Jason Frost. Un incontro che, oltre a suscitare notevole attenzione a livello internazionale, aveva anche portato al successivo sodalizio tra la stessa Euromat e le sigle Sapar e Consorzio Fee, per un'intesa e un'azione comune mirata alla tutela del settore, siglata alla successiva Enada di Rimini.
IL CONVEGNO A LONDRA - Purtroppo però il “caso Italia” non è ancora stato risolto e, anzi, la situazione continua ad essere compromessa. Per questo anche nell'edizione 2020 della fiera Eag di Londra, in programma dal 14 al 16 gennaio, si tornerà a parlare del mercato italiano e dei suoi problemi, in una nuova edizione del convegno dal titolo: “Ticket redemption: in gioco c’è il futuro”, in programma per mercoledì 15 gennaio alle 12. A partecipare all'evento, ancora una volta, il presidente di Euromat Jason Frost, insieme al Presidente di Sapar Service, Paolo Dalla Pria, il presidente di New Asgi Italia, Vanni Ferro e il legale esperto di gaming, Cino Benelli. Sotto la moderazione di un veterano dell'intrattenimento come David Snook, Editorialista di InterGame.
UNO SGUARDO AL FUTURO E AGLI ESPORTS – Ma non si vive di soli problemi, e per fortuna. Per questa ragione, oltre a guardare ai problemi dal punto di vista normativo e regolamentare, la fiera di Londra sarà un'occasione anche (e soprattutto) per guardare al futuro e alle nuove tendenze che promettono di cambiare e rivoluzione l'offerta delle sale giochi a livello internazionale. Guardando anche le opportunità fornite dal fenomeno emergente degli eSports. A cui è dedicato l'altro convegno organizzato da GiocoNews.it e in programma per martedì 14 gennaio alle 15, dal titolo: “Videogiochi competitivi in un mercato competitivo”. Quali sono i possibili legami tra eSports e Amusement e quali le opportunità di business? Ci si chiede nel dibattito. E ancora: come si legano le competizioni di videogame al mondo delle sale giochi e dei Fec? Come può cambiare lo scenario con la diffusione di AR/AI nel retail gaming? Gioco News ne parla con i principali esperti a livello internazionale. A parlarne sono alcuni tra i maggiori esperti nel settore come: Robert-M. Fankhänel, Chief Operating Officer e Co-Fondatore di Hologate; Jan Goetgeluk, fondatore e Amministratore delegato Virtuix e l'italiano Giovanni Antonioli Fantini, Amministratore delegato Sandbox Games, sviluppatore insieme a Tecnoplay dell'ormai celebre simulatore di guida Race Craft che si sta affermando nelle sale giochi di tutto il mondo proprio grazie alla modalità competitiva. A moderare il dibattito Ian Donegan, capo reporter a InterGame & InterFun. Insomma, ne vedremo e ascolteremo delle belle a Londra, provando a interpretare il futuro del settore, nel nostro paese e non solo.
 

Articoli correlati