Esports, Breton (Commissione Ue): 'Norme italiane corrette, no a legge comunitaria'
Il commissario Ue per il mercato interno, Breton, risponde ad interrogazione di Zanni (Id) sulla regolamentazione degli esports e 'difende' le norme italiane.
Scritto da Redazione
“Nel contesto di un dialogo amministrativo, la Commissione ha ricevuto una risposta dalle autorità italiane alle sue domande relative al quadro normativo per gli apparecchi da gioco senza premi in denaro e ha seguito da vicino gli ultimi sviluppi. Sebbene tale risposta sia ancora in fase di analisi, da una valutazione preliminare non emerge alcun elemento che possa far pensare che il regime italiano costituisca un vincolo sproporzionato”.
Così, per bocca del commissario per il mercato interno, Thierry Breton, la Commissione europea dà risposta all'interrogazione presentata dall'europarlamentare Marco Zanni (Identità e democrazia) sulla regolamentazione degli esports, dopo i sequestri di alcune sale Lan operati dall'Agenzia accise, dogane e monopoli la scorsa primavera.
“Secondo le autorità italiane, le norme in questione sono giustificate dalla necessità di tutelare la salute pubblica dei consumatori e dei minori nonché per evitare l'elusione delle restrizioni nazionali applicabili alle macchine da gioco. Inoltre, le autorità italiane hanno adottato misure per ridurre al minimo l'onere amministrativo per gli operatori economici del settore, compresa, tra l'altro, la predisposizione di un elenco aggiornato annualmente di macchine che, in base al loro limitato rischio di abuso, sarebbero esentate dall'obbligo tecnico regole a portata di mano”, puntalizza Breton.
“La Commissione sottolinea che gli Stati membri conservano un'ampia discrezionalità su come regolamentare le aree non armonizzate purché le misure nazionali risultanti non violino il diritto dell'Ue.
Come già indicato nella sua risposta all'interrogazione scritta E 002141/20221, la Commissione ribadisce di non avere intenzione di proporre un'iniziativa legislativa a livello comunitario per l'armonizzazione delle norme nazionali sull'offerta di sport virtuali”.