Parchi italiani, visitatori su del 72% rispetto al 2021
Incoraggianti i dati Siae, mentre il segretario nazionale dell’Associazione parchi permanenti italiani, Crisanti, spiega che 'i parchi divertimento lavorano da anni per ridurre il loro fabbisogno energetico'.
Un giro d’affari relativo alla biglietteria in crescita del 75 percento sul 2021 e mettono a segno il miglior risultato dell’ultimo quinquennio, superiore anche ai numeri pre-pandemia, con un +10,9 percento sul 2019. Per il 2022 sono certificati 18.463.628 ingressi, in crescita del 72 percento sul 2021, anche se in lieve flessione (-5%) sul 2019, anno che aveva segnato il record storico.
Sono alcuni dei dati presentati da Siae, Società italiana autori e editori, relativamente all'andamento dei parci di divertimento italiani nell'anno 2022. Ma ai dati Siae, comunica l'Associazione parchi permanenti italiani, vanno aggiunte le presenze relative a omaggi e operazioni promozionali, arrivando ad un totale stimato di circa 20 milioni di visitatori.
A livello regionale, il primo gradino del podio è saldamente in mano al Veneto, regione che ospita la maggiore concentrazione di parchi divertimento, seguito da Emilia Romagna, Lombardia e Lazio. Quanto alla stagionalità, i mesi estivi si confermano dominanti, anche in virtù dell’offerta quantitativamente più elevata, seguiti da aprile e ottobre, caratterizzati da un ottimo tasso di affluenza, sebbene il numero di parchi aperti sia inferiore.
Il trend descritto dai dati Siae prosegue anche nei primi 3 trimestri del 2023, complici i 120 milioni di euro investiti da inizio anno in nuove attrazioni, spettacoli e ampliamenti: la stima è di chiudere al 31/12 con un incremento del giro d’affari compreso tra l’8 e il 10 percento, arrivando a quota 22 milioni di visitatori italiani e 1,7 milioni di stranieri. Nel prossimo triennio sono previsti investimenti per un totale di circa 450 milioni di euro che, oltre a migliorare la competitività dei parchi italiani sul mercato internazionale, avranno immediate ricadute positive sull’indotto e sull’occupazione, migliorando anche l’attrattività turistica dei territori di riferimento.
“Il coinvolgimento e l’attenzione prestata da Siae alla nostra realtà", commenta Luciano Pareschi, presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani in occasione della presentazione dei dati, "descrive un settore in forte crescita, la cui importanza e incidenza sta aumentando significativamente rispetto al passato. Nonostante le perdite del biennio pandemico e l’aumento dei tassi di interesse, le nostre aziende hanno continuato ad investire ed innovare, raggiungendo importanti traguardi e contenendo l’aumento dei prezzi, a vantaggio del pubblico: in questi anni di spinta inflazionistica fuori controllo, l’aumento dei biglietti si è infatti attestato intorno al 4/5 percento, ben al di sotto dell’andamento generale”.
Recentemente protagonisti anche della 22° edizione dei Parksmania Awards, la kermesse che ogni anno premia le eccellenze italiane e straniere del settore, i Parchi permanenti italiani vivono, ora, una stagione di bilanci, come spiega Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani: “I parchi divertimento vengono considerati energivori, ma in realtà lavorano da anni per ridurre il loro fabbisogno energetico e sono stati tra le prime aziende in Italia a promuovere una vera e propria cultura della sostenibilità, sensibilizzando anche il pubblico: dalla riduzione dei consumi di plastica alle pratiche virtuose basate sul riciclo e sulla circolarità, fino all’impiego di energia da fonti rinnovabili. La sfida di oggi, però, è trasformare questa proattività in una vera e propria strategia progettuale, affinché la sostenibilità diventi fattore stesso di crescita per i parchi di domani: un elemento imprescindibile per garantire un’offerta di tempo libero di qualità alle generazioni future”.
L'argomento è stato al centro anche di un dibattito nel corso del quale Simona Bondanza, responsabile Esg e rapporti istituzionali di Costa Edutainment, ha descritto il bilancio di sostenibilità del Gruppo e il percorso in atto verso il raggiungimento di obiettivi sempre più lungimiranti, mentre Antonino Bono, direttore tecnico & Hse Gardaland Resort, ha presentato l’impegno del parco, che differenzia già autonomamente oltre il 93 percento dei rifiuti, nella direzione dello sviluppo sostenibile e della riduzione dei consumi di acqua ed elettricità. Eleonora Peroni, partner Up2You, ha descritto le modalità di compensazione dell’impronta di carbonio – rendendo peraltro l’evento carbon neutral, e Francesco Porzio, solutions sales manager B2Condo & B2SMe, E.On Energia ha affrontato il tema delle comunità energetiche.
Ricordiamo che il comparto dei Parchi permanenti italiani è composto da circa 230 aziende tra parchi tematici, faunistici, avventura e acquatici, e nel 2022 ha generato un giro d’affari di 1 miliardo di euro, tra biglietteria e indotto interno ai parchi, come le attività di ristorazione e il merchandising. Cifra che sale a 2 miliardi di euro considerando l’indotto esterno relativo, ad esempio, a hotel, centri commerciali e altri servizi in prossimità dei parchi. A livello di occupazione, il settore assicura 30.000 posti di lavoro diretti, tra fissi e stagionali, 60.000 con l’indotto.
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