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Stati generali amusement ad Adm: 'Prorogare termini certificazione ticket redemption e ante 2023'

25 ottobre 2023 - 15:19

Le associazioni dell'amusement auspicano che l'Agenzia delle dogane e dei monopoli conceda una proroga di almeno 12 mesi dei termini per conseguire le certificazioni di conformità delle ticket redemption e dei comma 7 ante 2003.

Scritto da Redazione

L’intero comparto amusement nazionale (giochi senza vincite in denaro) raggruppato negli Stati generali (in rappresentanza di Sapar, Federamusement, Consorzio Fee, As.tro, Anesv, Acmi, Sniv Filsea, Andimepa, Anbi, New Asgi, Ansva) chiede con urgenza la proroga dei termini per conseguire le certificazioni di conformità delle apparecchiature Tulps art 110 comma 7c bis con emissione di ticket (cosiddette ticket redemption) e articolo 110 comma 7 ante 2003 prevista per il 31 dicembre dell’anno corrente”.

 

Inizia così la lettera inviata dalle associazioni di rappresentanza del puro intrattenimento all'Agenzia delle dogane e dei monopoli e specificatamente a Mario Lollobrigida, direttore della Direzione Giochi, ed Elisabetta Poso, direttrice dell'Ufficio Apparecchi da intrattenimento, anticipata nelle scorse ore.

I motivi di tale pressante richiesta sono molteplici, sottolineano le associazioni: “In primis, le difficoltà nel procedere alle omologhe (che si tramuta a volte in vera e propria impossibilità) di diverse tipologie di apparecchi, in quanto la discrezionalità riconosciuta agli enti omologatori spesso porta a una dilatazione notevole delle tempistiche oltre al fatto che ci vengono riferiti casi in cui gli enti hanno rifiutato di esaminare le pratiche di certificazione; le complessità documentali, soprattutto per gli apparecchi ante 2003, che non potranno essere omologati alla scadenza suddetta in quanto nella maggior parte dei casi le ditte produttrici sono oggi inattive; il blocco delle importazioni, poiché molte macchine prodotte per i mercati europei non possono attualmente rispettare le regole dei disciplinari introdotti da Adm; la difficoltà di addivenire ad una modifica delle norme di legge che disciplinano il settore che risponderebbe alle esigenze di maggiore celerità del comparto”.

 

L’impossibilità di dare completa attuazione al processo di migrazione alle nuove regole entro la predetta data, “unito alla profonda preoccupazione sull’applicazione del sistema delle omologhe, al concreto rischio di ritiro di decine di migliaia di macchine, alla necessità di forti investimenti per la sostituzione delle stesse (a volte impossibile vista la mancanza di macchine adeguate), rischia di diventare una vera e propria catastrofe economica per il comparto”, rimarcano le associazioni. “Gli impatti negativi diretti e indiretti sul mercato, già fortemente rallentato dalla crisi socioeconomica, porteranno migliaia di aziende alla chiusura, con la relativa perdita di occupazione e crisi del settore. Si consideri inoltre che già attualmente il termine per conseguire la certificazione di conformità degli apparecchi 'ante 2003' e delle 'ticket redemption' nelle attività di spettacolo viaggiante dotate di licenza ex art.69 Tulps è fissato al 31 dicembre 2024.

Per gli 'ante 2003' in particolare le stesse difficoltà di omologa sopra descritte determinano negli operatori una limitata possibilità di acquistare apparecchi nuovi.

Le associazioni auspicano quindi che la Direzione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli provveda ad inserire all’interno del primo provvedimento utile un opportuno e ragionevole nuovo termine, concedendo una proroga di almeno 12 mesi, che possa entrare in vigore prima del 31 dicembre del corrente anno.

Le scriventi associazioni sottolineano inoltre la complessità della situazione poiché, seppure in fase di progressivo consolidamento e nonostante il forte impegno di Adm, il sistema necessita ancora di forti correzioni.

A questo proposito, non possiamo che evidenziare che, oltre la proroga, sia essenziale la riattivazione del tavolo tecnico permanente tra le associazioni e Adm, strumento essenziale di concertazione, luogo dove trovare soluzioni e permettere un confronto continuo e proficuo tra le parti, così come accaduto sino a fine 2022”.

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