Riordino gioco, le associazioni ad Adm: 'Prosegua tavolo di confronto tecnico'
Le associazioni Acadi, Acmi, Astro, Egp Fipe e Sapar plaudono alle dichiarazioni di Alesse (Adm) sulla priorità del riordino del gioco e chiedono la prosecuzione del tavolo di confronto tecnico.
Mentre continuano le interlocuzioni tra Governo ed Autonomie regionali e locali finalizzate a una definitiva soluzione alla nota “questione territoriale” in materia di punti vendita di giochi (decreto legislativo attuativo della Delega parlamentare di cui alla L. 111/2023), le associazioni del comparto dei giochi in concessione plaudono alle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, che ha sottolineato l'importanza del processo per la riforma del gioco fisico, l'imprescindibilità del la concertazione tra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali in ordine alla co-pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco e la necessità della definizione delle regole valide per procedere all'indizione delle gare pubbliche
“Che il direttore Alesse ritenga prioritario il processo di riforma del gioco fisico ci fa ben sperare. Così come siamo lieti di vedere accolte le istanze che rappresentiamo da mesi. Riconoscere l’importanza di una normativa uniforme, così come suggerito dal Consiglio di Stato, è l’unica strada per avviare la definizione di regole valide”, scrivono in un comunicato congiunto le associazioni del settore Acadi, Acmi, Astro, Egp Fipe e Sapar.
“Siamo fiduciosi che sulla questione del riordino territoriale, e sui divieti espulsivi attualmente in essere, si arrivi a una definitiva soluzione equilibrata, sostenibile, omogenea e non discriminatoria rispetto a tutte le verticali distributive, comprese le migliaia di Pmi di gestione degli apparecchi, ed a tutte le tipologie di gioco pubblico. Il tutto al fine di scongiurare ulteriori dannosi spostamenti della domanda di gioco tra giochi pubblici, che rischiano di determinare perdite di gettito erariale, una disorganica e non efficace tutela dell’utente ed anche la messa a rischio degli oltre 150 mila lavoratori espressi dalle filiere del comparto del gioco fisico”, rimarcano le associazioni.
“Riteniamo di interesse generale la prosecuzione del tavolo tecnico aperto, e di cui facciamo parte, al fine di continuare nell’interlocuzione e nel confronto con l’Agenzia, convinti di poter apportare contributi utili alla migliore analisi delle alternative legislative e dei loro possibili impatti sugli obiettivi indicati dalla delega parlamentare, così come anticipato in diverse occasioni”, concludono Acadi, Acmi, Astro, Egp Fipe e Sapar, nella nota inviata al direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, al direttore Giochi, Mario Lollobrigida, e al vice ministro del ministero dell'Economia e delle finanze, Maurizio Leo.
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