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Agcom: 'Skin e siti comparazione possono veicolare pubblicità gioco'

30 agosto 2023 - 17:24

L'avvocato Ripamonti, già al lavoro per rispondere al verbale di contestazione ricevuto da un concessionario, spiega che ciò potrebbe sfociare in una querelle tra Agcom e Adm.

Scritto da Daniele Duso
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Un verbale di contestazione che contiene, implicitamente, anche la necessità di un chiarimento diretto tra Agcom e Adm, quello ricevuto nei giorni scorsi da un concessionario del gioco online.

L’avv. Marco Ripamonti, contattato da Gioconews, spiega che “si tratta di una iniziativa, quella di Agcom, suscettibile di porre in discussione l’intera impalcatura del gioco a distanza, ponendo riserve anche in capo ad eventuali partecipanti al prossimo bando e a rischio pesanti sanzioni molti altri attuali concessionari e titolari di skin e siti di comparazione”.

Lo stesso avvocato Marco Ripamonti è già all'opera per redigere la memoria difensiva con la quale il suo cliente risponderà all'Autorità.
"L'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni ha inviato un verbale di contestazione che lascia aperta la strada a qualsiasi ipotesi", spiega Ripamonti, "si potrebbe sfociare in una archiviazione, e quindi in un nulla di fatto, come anche in una questione giudiziaria davanti al Tar. Al momento però non sono state emesse sanzioni di alcun tipo, e sono fiducioso che tutto sarà chiarito. I concetti di promozione e commercializzazione non possono essere equivocati con il diverso concetto di pubblicità, ma anzi integrano prerogative tipiche del concessionario Gad, in difetto delle quali mi domando come potrebbe operare e proporsi. Puntualizzeremo il tutto nelle nostre difese e credo che la questione potrà a quel punto risolversi nel migliore dei modi”.

La questione assume una importanza notevole, anche ai fini della prossima gara. Logico, infatti, che un concessionario che investe qualche milione di euro per creare un portale di raccolta di scommesse online, possa pretendere di avere anche la certezza di poter far conoscere al pubblico la sua attività.

Tra le questioni che implicitamente solleva la contestazione c'è, come detto, la necessità di un chiarimento anche tra autorità. Tra le righe della questione si intuisce che Agcom potrebbe porsi in contrasto con la stessa Adm, asserendo che è sbagliata l'interpretazione che Adm ha dato sino ad ora, o almeno sino all'introduzione del Decreto dignità. Non resta che attendere il prosieguo della vicenda per comprerne appieno i risvolti.

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