"Il complesso settore dei giochi porta tanti introiti all’Erario. Gli operatori hanno da parte nostra attenzione e stiamo riformando il settore e presto dovremo passare alle gare pubbliche perché è tempo di dare le concessioni attraverso procedure di evidenza pubblica. Lo faremo. E un settore importante che garantisce circa 11 miliardi di gettito nelle casse dell’Erario. È un settore complesso ma come per tutti i Paesi liberali questa materia deve essere disciplinata e riconosciuta. Altra cosa è il contrasto al gioco illegale”.
A dirlo il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, intervistato da Claudio Brachino dell'agenzia di stampa ItalPress per il magazine televisivo Italpress Economy.
In tema di ludopatia, il richiamo è alle vicende che hanno visto alcuni calciatori italiani scommettere su piattaforme di gioco illegali, e a domanda di Brachino, Alesse risponde: "È l'altro lato della medaglia di una materia molto complessa. Secondo me si può fare molto dal punto di vista della prevenzione e quindi bisogna diffondere una cultura preventiva e dire che l'unico gioco al quale ci si può rivolgere è quello legale, l'unico riconosciuto dallo Stato e quindi non si può e non si deve andare sui siti illegali, che sono gestiti da soggetti ai quali non è stata rilasciata la concessione. Questo va detto, e bisogna spingere in tal senso. Ricordando che quello dei giochi è un settore a rapida evoluzione tecnologica e che noi di Adm siamo un'autorità di vigilanza e di controllo del mercato, impegnati a contrastare il gioco illegale, attraverso una collaborazione profonde con le forze dell'ordine".
Quindi Alesse ricorda il ruolo dell'Agenzia: “Adm garantisce quasi il 15 percento del gettito annuale delle casse dello Stato e gestiamo tante materie dalle dogane, che è il vero core business, fino ad arrivare ai monopoli, prodotti energetici e relativi al tabacco, su cui si applicano le accise".
Senza dimenticare il processo di riforma avviato all’Adm, con la promozione della riorganizzazione territoriale dell'ente e di iniziative come gli Stati generali dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, voluta dal direttore generale per ascoltare e raccogliere da parte dei rappresentanti delle Istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo accademico contributi, riflessioni e proposte relative a tematiche di particolare rilevanza nei settori di competenza dell'Agenzia.
Ma prima, dal 5 al 7 dicembre, a Venezia si aprirà l’89esima sessione dell’Organizzazione mondiale delle dogane, in cui l’Italia riceverà oltre 30 delegazioni mondiali, per discutere "del futuro delle dogane oltre che di un'ipotesi di riforma organizzativa".