Obiettivo la prevenzione e la repressione del gioco illegale. Questi gli obiettivi a margine di una serie di interventi condotti dalla Guardia di Finanza di Catania in collaborazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. L’iniziativa ha permesso di sequestrare diverse apparecchiature destinate al gioco non autorizzato e di stabilire sanzioni nei confronti di quattro esercizi commerciali, alcuni dei quali operavano senza le necessarie autorizzazioni per la gestione di giochi e scommesse.
Come riportato sul sito delle Fiamme gialle, i militari, durante le operazioni di controllo, hanno riscontrato che le apparecchiature da gioco di alcuni esercizi commerciali catanesi, erano collegate illegalmente con degli allibratori esteri. Le macchine da gioco risultavano essere connesse a server che da remoto permettevano la gestione di scommesse illegali. Inoltre, durante i controlli, sono stati trovati apparecchi meccanici sprovvisti della necessaria ricevuta di pagamento sugli intrattenimenti.
A conclusione delle attività ispettive, sono state sequestrate complessivamente quattro apparecchiature destinate al gioco d'azzardo non autorizzato, cinque dispositivi elettronici (tra cui computer e stampanti) e una somma di quasi 400 euro, provento di attività illecite.
Le violazioni riscontrate hanno riguardato l’esercizio abusivo di gioco e scommesse, l’installazione di apparecchi senza la necessaria autorizzazione e la connessione ad allibratori esteri non autorizzati. Due soggetti sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per esercizio abusivo di gioco e scommesse e sono state stabilite sanzioni amministrative per un totale di 90mila euro.
A Roma invece a finire nel mirino della Polizia di Stato è stata una sala scommesse di via del Pigneto, ritrovo di persone pregiudicate già note alle forze dell’ordine. Per questo motivo l’esercizio, in ragione della sua pericolosità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, è stato chiuso per sette giorni.
A Catanzaro prosegue la campagna di monitoraggio e controllo degli esercizi di somministrazione di giochi e scommesse nel territorio della provincia condotta sempre dalla Polizia di Stato Le ultime attività delle forze dell’ordine hanno permesso di accertare l’inosservanza del provvedimento di sospensione della licenza scommesse da parte di un’agenzia operante nel capoluogo.
L’esercizio commerciale era stato sospeso lo scorso dicembre per aver concesso di scommettere a minori di 18 anni me nonostante la sospensione era stata in seguito registrata un’attività di raccolta scommesse durante il periodo di sospensione. Una condotta che ha determinato l’emissione di un nuovo provvedimento di sospensione della licenza per altri 14 giorni.
A Bergamo invece nel corso di un’azione volta al contrasto della microcriminalità le forze dell’ordine sono state controllate diverse sale slot.