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Dati sul gioco, solo il 5,3 percento dei Comuni usa l'applicativo Smart

28 ottobre 2024 - 11:12

Per Domenico Faggiani (Osservatorio Lazio gioco) servirebbe una campagna di informazione sulla possibilità di richiedere l'app di Sogei per monitorare i territori.

Scritto da Redazione
© Freepik.com

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“Questi dati sono già a disposizione degli enti territoriali. Tutti i Comuni, ma anche le Regioni, possono accedere ai dati relativi al proprio territorio semplicemente attivando l’applicativo Smart (Statistiche, monitoraggio e analisi della raccolta territoriale del gioco fisico), realizzato da Sogei e messo a disposizione dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli.”

 

Lo ricorda Domenico Faggiani, membro dell'Osservatorio regionale del Lazio sul fenomeno del gioco d’azzardo, in risposta al rapporto di Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon sulla diffusione del gioco nei piccoli comuni, e alla richiesta “di rendere fruibili e trasparenti i dettagli anche del gioco fisico, che potrebbero essere utilissimi proprio agli amministratori dei Comuni italiani e delle Autorità competenti per effettuare verifiche e controlli”.

L’applicativo Smart, rimarca Faggiani, “consente di avere un quadro completo di ciò che c’è sul proprio territorio in termini di gioco fisico legale: quanto è la raccolta delle giocate, come è ripartita tra i diversi tipi di gioco, ma anche la quantità degli esercizi e le tipologie di gioco presenti in ciascun esercizio. Consente, inoltre, di monitorare gli orari di funzionamento degli apparecchi Vlt installati sul proprio territorio comunale. Il Comune può richiedere più utenze per l’accesso all’applicativo, in base al numero degli abitanti. Potranno così essere abilitati amministratori, operatori della polizia locale, dirigenti e funzionari che si occupano di attività produttive, di politiche sociali. L’accesso all’applicativo non ha alcun costo. Purtroppo, ad oggi, soltanto il 5,3 per cento dei quasi 8 mila comuni italiani hanno richiesto l’abilitazione all’uso di Smart. Non meglio hanno fatto le Regioni; soltanto quattro regioni hanno finora attivato l’applicativo. Sicuramente molti Enti locali ancora non conoscono Smart, non sono a conoscenza della possibilità di attivarlo e, soprattutto, della quantità di informazioni e dati in esso contenuti. Occorre quindi una forte campagna di informazione e pubblicizzazione di uno strumento così importante; un contributo fondamentale, in questo, potrebbe arrivare delle associazioni delle autonomie locali”.


 

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