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Divieto pubblicità gioco: Agcom multa di nuovo Top Ads, stavolta per quasi 1,6 milioni

19 febbraio 2024 - 12:01

Ammonta a quasi 1,6 milioni di euro la nuova sanzione comminata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni alla società maltese Top Ads Ltd, per la violazione del divieto di pubblicità al gioco.

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“L'articolo 9, comma 2 , del decreto Dignità al fine di rafforzare la portata dissuasiva della sanzione che assiste il divieto sancito al primo comma, ha previsto che siano responsabili dell’illecito i seguenti soggetti: (1) 'committente', (2.1) 'proprietario del mezzo o del sito di diffusione', (2.2) 'proprietario del mezzo o del sito di destinazione' e (3) 'organizzatore della manifestazione, evento o attività'. Si tratta quindi di un divieto generale in capo ad una pluralità di soggetti tutti egualmente responsabili.”

Lo rimarca l'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella delibera con cui ordina alla società maltese Top Ads Ltd, quale titolare di alcuni canali YouTube e del sito internet www.spikeslot.com, di pagare la sanzione amministrativa di 1.595.841,72 euro per la violazione del divieto di pubblicità al gioco attraverso la pubblicazione di "video aventi un contenuto promozionale di siti che svolgono attività di gioco e scommessa con vincite in denaro".

L'Agcom ingiunge alla società anche “di non caricare su le piattaforme digitali Twitter, Telegram, Twitch e Tik Tok e sul sito internet www.spikeslot.com nuovi video di contenuti identici o equivalenti a quelli sopra identificati e descritti i cui contenuti siano in violazione del divieto sancito dall’art. 9 del Decreto; di rimuovere dal sito internet www.spikeslot.com video ivi presenti i cui contenuti siano in violazione del divieto sancito dall’art. 9 del Decreto, qualora la società non vi abbia già provveduto, ancora disponibili, entro e non oltre sette giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, e di darne comunicazione all’Autorità entro 10 giorni dall’avvenuta rimozione”.

Per l'Autorità ricorre il cosiddetto "concorso formale omogeneo di illeciti, in quanto la condotta illecita, reiterata con cadenza giornaliera e fruibile a richiesta senza soluzione di continuità, può considerarsi unitaria per unicità del fine o dell’effetto, consistendo la stessa nella diffusione di video aventi natura di comunicazione pubblicitaria di giochi d’azzardo e scommesse che ha comportato in capo alla società la commissione con una sola azione di più violazioni della medesima disposizione normativa".

Nella delibera l'Agcom pone in risalto quattro punti specifici.
A. Gravità della violazione -  Il comportamento posto in essere dalla società sopra menzionata deve ritenersi di entità elevata in quanto il bene giuridico protetto dalla norma, ossia la tutela della salute, esige una protezione rafforzata proprio al fine di evitare effetti pregiudizievoli in danno dei consumatori, specie quelli più fragili. 
B. Opera svolta dall’agente per l’eliminazione o l’attenuazione delle conseguenze della violazione - La Società a seguito della ricezione dell’atto di contestazione non ha provveduto a chiudere i canali ivi identificati e a rimuovere i relativi video ivi presenti, né a rimuoverli dal sito internet www.spikeslot.com. Inoltre, si consideri che la società è stata già destinataria di una analoga ordinanza ingiunzione con la delibera n. 288/22/Cons. 
C. Personalità dell’agente - La Società è dotata di una struttura idonea a garantire una puntuale osservanza delle disposizioni di cui al decreto dignità.  
D. Condizioni economiche dell’agente - Con riferimento alle condizioni economiche dell’agente, la Società, in quanto avente sede in un altro Stato membro, non deposita un bilancio in Italia. Inoltre, come sopra descritto la società non ha fornito alcun dato contrattuale a fronte di specifica richiesta effettuata    37/24/CONS 20 dall’Autorità". 
Inoltre, "alla luce di quanto emerso anche in sede ispettiva, si ritiene congrua la determinazione della sanzione indicata".

Nel 2022, l'Autorità aveva inflitto a Top Ads una sanzione da 700mila euro, sempre per la violazione del divieto di pubblicità al gioco, poi sospesa dal Consiglio di Stato.

 

Il testo integrale della nuova delibera dell'Agcom è disponibile in allegato.

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