Divieto pubblicità gioco: Top Ads-Agcom, Tar Lazio sospende pagamento sanzione
Il Tar Lazio sospende l'ingiunto pagamento della sanzione di quasi 1,6 milioni di euro inflitta dall'Agcom a Top Ads per la presunta violazione del divieto di pubblicità al gioco. Udienza di merito il 25 settembre.
Ci sarà il 25 settembre l’udienza pubblica di trattazione nel merito della controversia fra la società Top Ads Ltd e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni riguardante la sanzione di quasi 1,6 milioni di euro inflitta nel febbraio di quest'anno per la presunta violazione del divieto di pubblicità al gioco.
A fissarla i giudici del Tar Lazio, che sospendono l’esecuzione del provvedimento impugnato, “considerato sussistente il periculum in mora, tenuto conto che l’ingente importo della sanzione irrogata è suscettibile di determinare effetti irreparabili in capo alla ricorrente; ritenuto, nel bilanciamento degli opposti interessi, di accogliere l’istanza di sospensione limitatamente all’ingiunto pagamento della sanzione, facendo salva l’efficacia del provvedimento relativamente all’ordine di rimozione dei contenuti illeciti”.
Come forse si ricorderà, a febbraio l'Agcom ha ordinato alla società maltese Top Ads Ltd, quale titolare di alcuni canali YouTube e del sito internet www.spikeslot.com, di pagare la sanzione amministrativa di 1.595.841,72 euro per la violazione del divieto di pubblicità al gioco attraverso la pubblicazione di "video aventi un contenuto promozionale di siti che svolgono attività di gioco e scommessa con vincite in denaro".
Ingiungendo alla società anche “di non caricare su le piattaforme digitali Twitter, Telegram, Twitch e Tik Tok e sul sito internet www.spikeslot.com nuovi video di contenuti identici o equivalenti a quelli sopra identificati e descritti i cui contenuti siano in violazione del divieto sancito dall’art. 9 del Decreto; di rimuovere dal sito internet www.spikeslot.com video ivi presenti i cui contenuti siano in violazione del divieto sancito dall’art. 9 del Decreto, qualora la società non vi abbia già provveduto, ancora disponibili, entro e non oltre sette giorni dalla data di notifica del presente provvedimento, e di darne comunicazione all’Autorità entro 10 giorni dall’avvenuta rimozione”.
L'Autorità ha rilevato più violazioni della medesima disposizione normativa, ponendo in risalto quattro punti specifici.
"A. Gravità della violazione - Il comportamento posto in essere dalla società sopra menzionata deve ritenersi di entità elevata in quanto il bene giuridico protetto dalla norma, ossia la tutela della salute, esige una protezione rafforzata proprio al fine di evitare effetti pregiudizievoli in danno dei consumatori, specie quelli più fragili.
B. Opera svolta dall’agente per l’eliminazione o l’attenuazione delle conseguenze della violazione - La Società a seguito della ricezione dell’atto di contestazione non ha provveduto a chiudere i canali ivi identificati e a rimuovere i relativi video ivi presenti, né a rimuoverli dal sito internet www.spikeslot.com. Inoltre, si consideri che la società è stata già destinataria di una analoga ordinanza ingiunzione con la delibera n. 288/22/Cons.
C. Personalità dell’agente - La società è dotata di una struttura idonea a garantire una puntuale osservanza delle disposizioni di cui al decreto Dignità.
D. Condizioni economiche dell’agente - Con riferimento alle condizioni economiche dell’agente, la Società, in quanto avente sede in un altro Stato membro, non deposita un bilancio in Italia. Inoltre, come sopra descritto la società non ha fornito alcun dato contrattuale a fronte di specifica richiesta effettuata 37/24/CONS 20 dall’Autorità".
Nel 2022, l'Autorità aveva inflitto a Top Ads una sanzione da 700mila euro, sempre per la violazione del divieto di pubblicità al gioco, poi sospesa dal Consiglio di Stato.