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Ige 2024, l'evoluzione dei sistemi di pagamento nel gioco passa dall'innovazione

18 aprile 2024 - 14:46

L'innovazione e le nuove normative da seguire sono alla base della trasformazione dei sistemi di pagamento nel gioco, sempre più cashless, come emerge dalla tavola rotonda ospitata da Ige 2024 a Roma.

Scritto da Fm
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Roma - “Nel 2023 quasi 450 miliardi di euro sono stati transati con metodi digitali, il 12 percento in più dell'anno precedente, quindi ci stiamo avvicinando molto al contante. Nei punti fisici quasi 8 transazioni su 10 sono su canali digitali, il cashless è sempre più rilevante nel mondo dei consumi, ed è una trasformazione arrivata anche nel mondo del gioco. In che direzione stiamo andando?”.

Parte da qui la tavola rotonda “Gaming & payments l'evoluzione continua”tenutasi oggi, 18 aprile, all'Ige – Italian gaming expo & conference 2024, al Palazzo dei congressi di Roma, aperta dalle parole di Samuele Fraternali, director of figital content & online gaming observatory del Politecnico di Milano.

Michele Bragantini, Ad di Robox holding, afferma: “Cosa interessa il retail? Che di base ci sia sicurezza, sia per il cliente che per l'operatore, di garantire la tracciabilità. Il cashless è ovviamente un vantaggio per noi, assicura un rischio minore, diminuzione delle operazioni di cassa – con un costo minore per noi – e minori interventi di manutenzione delle macchine. Però, il contante è un elemento culturale importante soprattutto per noi in Italia. Più noi facilitiamo il gioco in una dimensione cashless più anche la parte retail ne beneficerà. Il futuro è sicuramente cashless, ci stiamo arrivando anche attraverso l'omnicanalità, con i grandi operatori retail che promuovono anche le piattaforme online nei punti vendita fisici. Ciò sta cambiando i comportamenti. È bello giocare da casa, ma anche nei punti vendita, elemento di socialità. Credo che lo sviluppo sarà questo, dobbiamo creare sistemi vincenti e semplici e formarci per avere dei clienti soddisfatti”.

 

Daniele Tagliarini, consulente di sistemi di pagamento per il gaming online, evidenzia: “Sappiamo tutti che la transizione verso il digital richiede tempo e diversi operatori del settore privilegiano varie tipologie di clientela, ma c'è anche cliente che gioca sia digital che coi contanti. Vanno gestite le varie tipologie in modo efficace, ed è difficile con norme sempre più stringenti. Dobbiamo considerare che oltre ad Adm c'è il regulator sulla movimentazione del contante, che è la Banca d''italia, per far sì che rischi vengano attutiti il più possibile. Bisogna continuare a sostenere l'evoluzione del sistema in senso cashless ma anche i clienti affezionati al contante, sviluppare soluzioni a prova di normativa. I concessionari dovrebbero istituire delle partnership con società specializzate in soluzioni di pagamento per garantire la compliance normativa. Si dovranno fare maggiori verifiche sul cliente, ma l'obiettivo è un'esperienza di pagamento sempre più efficace per il cliente, e la filiera si sentirà più sicura. Buona parte dei concessionari di sta strutturando per gestire tali questioni, che porteranno vantaggi per tutta la filiera”.

Francesco Crudo, compliance & regulatory advisor fintech & gaming, rimarca: “Ci sono tante sfide normative, e ci troviamo a grandi velocità e complessità, fatto che rende il settore molto confuso. È in atto una metamorfosi sia nel mercato del gioco che in quello dei pagamenti digitali, con l'introduzione di norme differenti: auspico che in un comparto regolato come il gioco pubblico ci siano interventi attuativi chiarificatori rispetto alla norma primaria emessa. Tutto questo andrà a sposarsi con quello che gli operatori di gioco dovranno adottare come presidio dell'antiriciclaggio. Sicuramente gli operatori è vero che con il cashless avranno meno rischi ma va considerato il costo della compliance, che va messo a budget, e potrebbe costituire un ulteriore rallentamento per gli operatori.”

 

Alfredo Iori, project manager di Cheope risk management, concentra l'attenzione su come i concessionari si stanno attrezzando per seguire le nuove normative: “La transazione monetaria è elemento da cui si sviluppano rischio di frode, esposizione all'infiltrazione, al riciclaggio: rischi che i concessionari devono fronteggiare, insieme con l'esigenza di monitorare e interpretare correttamente le transazioni e gli indicatori di anomalia che derivano da esse. Vanno migliorate le ottiche di analisi per essere più consapevoli dei rischi e delle opportunità, sono essenziali in questo le nuove tecnologie, ad esempio nella valutazione dell'utilizzo delle criptovalute. Convergono più processi di risk management per cercare di trarre la massima conoscenza e capacità decisionale dalle informazioni che già si hanno in casa”.

 

Il dibattito è poi proseguito con vari spunti inerenti il tema centrale della tavola rotonda.

Ad esempio sulla necessità di “occuparsi del tema della regolamentazione e della compliance, vedendo in essa anche una opportunità per mettere al centro l'esperienza di pagamento e trarne un vantaggio”, come sottolineato da Tagliarini. Anche Crudo vede in tutto questo “un'opportunità”, parlando anche di wallet e identità digitale europea, borsellini elettronici con tante multifunzionalità che avranno valore di moneta ma anche di identità.

Iori invece parla di obblighi normativi, e invita i concessionari “a interpretare correttamente i flussi transazionali quale che sia lo strumento di pagamento utilizzato”, con una lettura positiva delle nuove norme.

Bragantini conclude: “Noi siamo l'anello finale, secondo me il punto vendita deve diventare un centro servizi di vario genere, la gaming hall un posto dove ci si diverte e si vedono gli eventi sportivi. L'opera dei concessionari deve essere punto di partenza che crea dinamiche che poi si riflettono sui punti vendita. Sono ottimista sul fatto che i punti vendita possano diventare come prefigurato, l'importante è la testa”.

Dal pubblico poi sale un ulteriore spunto: "E quale futuro ci sarà per i comma 7, con le gru che funzionano ancora con le monetine?.

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