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Rimini, in arrivo 110mila euro contro il Gap

22 novembre 2024 - 12:08

Tra i punti cardine del nuovo Piano locale di contrasto al Gap le attività di Casa ludica, dove gioco e videogioco vengono trasformati in strumenti di consapevolezza.

Scritto da Redazione

Foto di Alain Rouiller (Unsplash)

“Il contrasto al gioco d’azzardo patologico è una piaga trasversale e dalle mille sfaccettature intorno alla quale è necessario un lavoro di squadra tra istituzioni, terzo settore, mondo socio-sanitario e comunità che metta insieme informazione, prevenzione, consapevolezza e misure di sostegno".

Questo il commento dell’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Ginfreda, in seguito all'annuncio del nuovo Piano locale di contrasto al gioco d'azzardo patologico.

Il comune di Rimini, in collaborazione con l’Ausl della Romagna e una rete di enti del terzo settore, punta a rafforzare infatti un approccio integrato intorno al tema, mediante un lavoro che unisce prevenzione, sensibilizzazione e supporto terapeutico, per arginare una problematica che colpisce sempre più persone, con ricadute significative anche sul tessuto sociale e familiare. 

Come si legge nel comunicato pubblicato sul sito web dell'amministrazione comunale il piano, reso possibile grazie a un finanziamento complessivo di oltre 110.000 euro, è un segnale della volontà del comune di Rimini di affrontare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico in modo sistematico, con la collaborazione della Cooperativa Sociale Comunità Papa Giovanni XXIII, capofila del progetto, e dei partner Associazione Alcantara, Cooperativa Sociale Il Millepiedi e Cento Fiori Cooperativa Sociale. 

Tra i punti cardine del nuovo Piano locale di Contrasto al gioco d'azzardo, approvato dal Distretto socio-sanitario, spicca l’implementazione delle attività di Casa Ludica – A-Good game space, uno spazio unico nel suo genere, situato in via Bramante 10, che si propone come un luogo di educazione e riflessione rivolto principalmente agli adolescenti. Qui, il gioco e il videogioco vengono trasformati in strumenti di consapevolezza, offrendo ai ragazzi un ambiente sicuro dove approfondire il tema dell’azzardo e dei rischi che ne derivano, attraverso iniziative che favoriscano il pensiero critico e lo scambio di idee. La struttura, inoltre, ospiterà laboratori scolastici, visite guidate e iniziative di sensibilizzazione per le famiglie, affrontando anche il delicato tema delle dipendenze digitali attraverso lo sportello ‘Gaming-Rel-Azioni Digitali’. 

Parallelamente, nel programma, viene potenziato il servizio dello sportello ‘Fuori Gioco’, già attivo sul territorio, aumentando le ore dedicate alla consulenza legale e psicologica gratuita. L’obiettivo è rendere il servizio più accessibile, con la nuova possibilità per i professionisti di spostarsi nei diversi quartieri per raggiungere le fasce più fragili della popolazione.  

Un altro tassello fondamentale del piano riguarda le scuole. Attraverso laboratori didattici, incontri con studenti e famiglie, e la collaborazione con i centri giovani e il Centro per le Famiglie, si promuoveranno una maggiore conoscenza dei rischi legati al gioco d’azzardo, anche online, così intercettare precocemente eventuali comportamenti problematici, mentre continuerà anche il lavoro sulla formazione degli operatori. Educatori, figure socio-sanitarie e volontari saranno coinvolti in incontri mirati per approfondire il tema delle dipendenze comportamentali e migliorare le loro competenze nel riconoscere e affrontare questi casi.  

Contestualmente, al centro del piano di interventi, il potenziamento della rete di supporto terapeutico, con uno specialista dedicato al coordinamento delle attività cliniche e formative, che seguirà sia trattamenti individuali che percorsi di gruppo per persone adulte con disturbo da gioco d’azzardo e i loro familiari. 

"Progetti come ‘Casa Ludica – A-Good game space’", aggiunge l'assessore Ginfreda, "dimostrano quanto sia importante, ad esempio, intervenire soprattutto tra le nuove generazioni, esposte in particolare ai rischi del gioco d’azzardo in ambito digitale. L’azzardo patologico mina non solo le singole persone, ma le relazioni e il tessuto sociale. Ed è per questo che è necessario agire con determinazione, creando una comunità unita e responsabile.”

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