È di oltre 1 milione di euro il prelievo unico erariale evaso da un circolo ricreativo tarantino utilizzando illecitamente slot machine.
Questo il bilancio dell’attività ispettiva svolta dalle Fiamme gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Taranto impegnata nel contrasto del gioco illegale e irregolare.
L'operazione ha portato all’individuazione e al sequestro di quattro apparecchi da divertimento e intrattenimento non collegati alla rete telematica dell’Agenzia dogane e monopoli che erogavano "regolarmente" vincite in denaro.
I Finanzieri ionici hanno selezionato il “target operativo” grazie a mirate e accurate “analisi di rischio”, incrociando le informazioni censite nelle banche dati disponibili con quelle acquisite nel corso di servizi di controllo economico del territorio. Ricostruito il volume complessivo delle giocate e quantificata in oltre quattro milioni di euro la base imponibile sottratta a tassazione, gli uomini della Gdf hanno constatato nei confronti del gestore del circolo ricreativo jonico l’evasione del prelievo unico erariale per un importo di oltre un 1 milione di euro.
Controlli contro il gioco illegale anche a Roma, con due esercizi commerciali al Quarticciolo – un bar e un punto scommesse situati rispettivamente in Viale Palmiro Togliatti e Piazza Oria – che sono stati chiusi per 5 e 10 giorni a causa di irregolarità amministrative e della presenza di soggetti noti alle forze dell’ordine.
Scommesse illegali, operazione a Pomezia: beni sequestrati per oltre 3 milioni
Nell’ambito dell’azione di contrasto all’accumulazione di patrimoni di origine illecita, la Polizia di Roma ha eseguito, nei comuni di Pomezia ed Ardea un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Roma.
Il provvedimento ablatorio riguarda beni e assetti societari, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, tra cui risultano società operanti nel settore della raccolta delle scommesse sportive e diverse altre attività illecite riconducibili a un quarantenne romano, inserito in un’associazione, attiva a partire dal 2012.
Quest’organizzazione criminale era già stata disarticolata con l’esecuzione di provvedimenti cautelari emessi attraverso l’operazione All In, condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Roma.
Il 14 novembre 2023, infatti, venivano eseguite misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, indagati per diverse attività illecite.
Sulla base delle approfondite investigazioni svolte dalla divisione anticrimine è emerso che in tempi recenti il soggetto effettuava importanti investimenti, attraverso intestazioni fittizie, in diverse società di Pomezia attive nella raccolta delle scommesse e in altri settori. Operazioni che venivano finanziate con gli introiti derivanti dai predetti traffici illeciti e conducendo un elevato tenore di vita, incompatibile con gli esigui redditi dichiarati.
Il Tribunale di Roma pertanto ha disposto il sequestro della totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di due compagini societarie, operanti a Pomezia nel settore della raccolta di scommesse e di tutte le altre attività riconducibili all’individuo.