Tavola rotonda Eurispes, Cardia (Acadi): 'Riordino gioco preveda una riforma compatta'
A commento dei dati emersi durante la tavola rotonda promossa dall'Eurispes sul riordino del gioco, Cardia (Acadi) chiede di tutelare equamente comparto terrestre e online, giocatori e gettito erariale.
“I dati emersi sono la dimostrazione plastica degli interessi pubblici da tutelare di cui parliamo da tempo. L’offerta generalista del comparto dei giochi resta l’unica garanzia di legalità, assicura la presenza di prodotti di gioco di Stato, un gettito erariale da emersione di 5,9 miliardi di euro e dà lavoro a 140.000 occupati. Una garanzia che consente la tutela dell'ordine pubblico sui territori e contrasta il riciclaggio proveniente da attività criminose, garantita da 75.000 tra bar e tabacchi distribuiti su 6.044 dei 7.901 comuni italiani.
La posizione di Acadi è chiara e oggi ha trovato supporto: va tutelato il presidio dei territori, così come del web, da parte dello Stato e vanno fornite, a chi ha la responsabilità di mettere mano al comparto dei giochi, le specificità che riguardano le diverse verticali distributive del gioco pubblico”.
Così il presidente di Acadi – Associazione concessionari giochi pubblici, Geronimo Cardia, in un'intervista resa all'agenzia stampa e di informazione Dire commenta il quadro emerso dalla tavola rotonda "Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell'offerta territoriale in Italia", organizzata dall'Eurispes ieri, 29 novembre, a Roma.
“Chi si pone il problema di regolamentare il comparto deve cercare prima di tutto di focalizzare l’interesse pubblico che va a toccare nella misura in cui scrive una norma in un modo piuttosto che in un altro. Se saggiamente il legislatore che ha concepito la Delega fiscale ha fatto lo sforzo di voler riordinare il comparto dei giochi in maniera compatta, è bene che la sua attuazione segua la stessa filosofia”, rimarca Cardia.
“Questo anche perché come detto anche recentemente con i colleghi delle associazioni Sapar, Egp ed Astro, in Conferenza unificata è necessario che sia portato non solo il tema della questione territoriale dei distanziometri espulsivi, ora applicabili ad alcune verticali distributive del territorio, ma anche un’equilibrata valutazione complessiva di tutte le tipologie dei giochi pubblici, anche online come dice Eurispes, e delle relative misure di contrasto al Disturbo da gioco d’azzardo. In questo modo si eviterebbe che le misure concepite attualmente per tutelare la salute continuino invece a determinare solo pericolosi sversamenti di domanda di gioco su diverse tipologie di gioco. Il tutto a discapito degli utenti, del mantenimento dei livelli di gettito erariale e dei presidi di legalità.
Per questo il riordino deve prevedere una riforma che non sia dissociata ma compatta.”
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