Alla fine a Palermo si è trovata la quadra sugli orari di attività delle sale bingo, che alla fine di maggio erano stati ridotti con un'ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lagalla, scatenando le preoccupazioni di sindacati e operatori del comparto, per le possibili ricadute occupazionali, paventando il rischio di licenziamento del 20 percento del personale addetto.
Il confronto con le varie parti in causa, dopo la pausa estiva, è ripreso e ha dato i suoi frutti, concludendosi con l'emanazione di una nuova ordinanza da parte del sindaco Lagalla, che ha ritenuto opportuno, d'accordo con l'assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti, di rettificare il provvedimento varato a maggio “prevedendo che l’orario delle sale bingo sia il seguente: apertura alle ore 10:00 e chiusura alle ore 01:30 durante la settimana e alle ore 02:30 nei fine settimana”.
Concedendo perciò mezz'ora in più di lavoro rispetto a quanto disposto a maggio.
Tale decisione, si legge nell'ordinanza, muove dalla considerazione che “quanto convenuto a seguito di incontri con le associazioni di categoria e con le associazioni sindacali, volti alla tutela dei posti di lavoro, nonché in sede di Comitato ordine e sicurezza, possa costituire un punto di equilibrio tra le esigenze di tutela degli operatori economici del settore - che invocano i principi costituzionali di libertà di iniziativa economica e di libera concorrenza e il principio dell'affidamento, ingenerato dal rilascio dei titoli abilitativi, concessorio e autorizzatorio - e l’esigenza di tutela della salute pubblica in relazione al pericoloso fenomeno della ludopatia”.
Tale modifica per Stefano Spitalieri, segretario generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani, è un “passo avanti”, ma, sottolinea a GiocoNews.it, "siamo ancora lontani dalla garanzia che nessuna ricaduta occupazionale vi possa essere.
Credo sia ulteriormente necessario comprendere che dietro al gioco legale ci sono lavoratori e famiglie che non devono pagare il prezzo delle scelte politiche.”
In parallelo, l'11 ottobre al Tar Sicilia è in programma l’udienza pubblica per la trattazione del ricorso presentato da alcuni operatori di gioco contro il Comune di Palermo per l'annullamento, previa adozione di idonee misure cautelari, della deliberazione del consiglio comunale relativa al “Regolamento 'Movida' per il corretto svolgimento delle attività di esercizio pubblico e di intrattenimento” che all'articolo 5 limita gli orari di apertura delle sale e quelli di funzionamento degli apparecchi da gioco.