Awp e Vlt: primo semestre ancora in crescita, ma la raccolta frena a giugno
Nonostante la conferma del trend positivo per la raccolta degli apparecchi da intrattenimento, i dati che proponiamo oggi rivelano una frenata negli ultimi due mesi del primo semestre 2023.
Se in occasione degli ultimi aggiornamenti relativi all’andamento del mercato degli apparecchi da intrattenimento avevamo parlato di una definitiva uscita dalla pandemia, dimostrandolo con i numeri di mercato, adesso è giunto il momento di guardare ai dati provenienti dalle reti di gaming machines con uno sguardo diverso, concentrandosi più che altro sulle variazioni dei valori rispetto al 2022, visto che lo scorso anno Awp e Vlt hanno avuto trend di crescita sensibilmente differenti.
Ebbene, analizzando il primo semestre dell’anno corrente, dopo il giro di boa dello scorso 30 giugno, si può vedere dai dati elaborati dalla redazione di GiocoNews.it provenienti dai principali concessionari italiani che il 2023 è partito con crescite importanti nei confronti del 2022, a causa della lenta ripartenza del mercato registrata nel corso dell’anno precedente. Con una crescita ancora più marcata per quanto riguarda le Vlt: le quali, occorre ricordare, scontavano a inizio 2022 ancora l’impatto del green pass mantenuto dal Governo di turno per fronteggiare l’uscita dalla pandemia.
Riguardando lo scenario precedente, dunque, rispetto al periodo pre-Covid, in termini di spesa le Awp avevano perso circa il 10 percento (la media in termini di spesa sulle Awp è stata di 10,2 percento nel primo semestre 2023 rispetto al 2019), mentre le Vlt presentavano dati maggiori (-0,5 percento in media).
Maggio e giugno hanno invece registrato un trend non in linea con i primi quattro mesi, rispetto al confronto con il 2022: con la spesa sulle Awp che è stata rispettivamente del 3,9 e 2,2 percento in più a maggio e giugno del 2023 rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente (comunque sempre in netta perdita rispetto al 2019, quantificabile in -15 e -12,7 percento), inferiore rispetto al 7,6 percento di marzo e di aprile. Questo anche perché, come detto, lo scorso anno aveva già registrato una progressiva crescita.
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