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Alesse (Adm): 'Pronti ad offrire contributo per la riforma del gioco pubblico'

19 aprile 2023 - 11:17

All'evento 'L’Agenzia delle dogane e dei monopoli tra efficienza e legalità' il direttore generale Alesse rimarca necessità di tutela e di aggiornamento tecnologico del gioco, anche per garantire 'maggiori entrate erariali'.

Scritto da Ac

Roma - “La nostra missione consiste nell'affascinante, ma difficile, funzione di garantire la realizzazione di tre macro-obiettivi istituzionali che ruotano attorno sia all'esigenza tecnica di assicurare un significativo gettito all'erario, stante l'imposizione fiscale in ambito doganale, accise e giochi, sia alla necessità di vigilare sul corretto funzionamento delle governance di settore, reprimendo (ecco il terzo obiettivo) tutti i relativi fenomeni di illegalità, a tutela degli interessi nazionali e dell'Unione Europea. Ed è quello che abbiamo fatto anche durante i recenti ed epocali eventi avversi come quelli derivanti dalla pandemia da Covid-19 e dall'esplosione del conflitto russo-ucraino, ancora in corso, con l'inevitabile alterazione degli equilibri geopolitici europei e mondiali. Anche a fronte di congiunture cosi sfavorevoli, l'Agenzia ha svolto sempre il suo ruolo al servizio della Nazione con efficacia ed efficienza, con particolare riguardo all'esigenza di assicurare sia h regolarità e la sicurezza delle merci, nonché gli approvvigionamenti delle materie e dei prodotti essenziali alla vita ed alla salute dei cittadini, sia i controlli frontalieri per l'accertamento e la riscossione dei tributi”.

A ribadirlo è il direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, nel corso dell'evento “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli tra efficienza e legalità”, tenutosi oggi, 19 aprile, a Roma.

Focalizzando l'attenzione sul gioco legale, Alesse rimarca che “l'Agenzia delle dogane e dei monopoli è l'Amministrazione a cui l'ordinamento giuridico assegna il compito di regolamentare, in seconda battuta, la complessa e vasta materia dei giochi pubblici, la cui attività di organizzazione è qualificata come attività economica per la prestazione di servizi e, dunque, riservata, per legge, allo Stato, al fine di salvaguardare l'ordine e la sicurezza pubblica, di proteggere la pubblica fede contro il rischio di frodi e, al contempo, di tutelare i minori d'età e i soggetti più deboli. Soggetti deboli che devono essere preservati da una diffusione del gioco incontrollata, indiscriminata e senza regole.

Si tratta di un settore, quello dei giochi e delle scommesse, che ruota attorno ad un rilevante indotto industriale e dal quale è possibile reperire maggiori entrate per la copertura degli oneri che derivano dalle manovre di finanza pubblica.

Ma l'evoluzione del settore, soprattutto a seguito dell'utilizzo massivo della tecnologia applicata ai giochi, richiede un serio approfondimento di sistema, non essendo più sufficiente operare lungo la generica distinzione tra gioco legale e gioco illegale.

Le complesse e multiformi modalità dell'attuale offerta di gioco determinano, infatti, la necessità di un costante aggiornamento delle attività di controllo allo scopo di giungere ad una più marcata ripartizione tra gioco sicuro e gioco non sicuro.

Al riguardo, è auspicabile un serrato confronto tra l'autorità politica e l'industria di settore per approfondire il cosiddetto 'mondo del metaverso e quello del multiverso' applicati alla materia del gioco.

Il primo aspira a realizzare un solo sistema che ospiti mondi virtuali, il secondo, invece, descrive un ambiente di sistemi interconnessi. Ne discende che il nuovo contesto tecnologico implica il rafforzamento del perimetro di legalità nel quale l'individuazione del numero di concessioni del gioco a distanza e l'interconnessione tra concessioni fisiche e online assumono un rilievo strategico. Concessioni in corso, si badi bene, che, salvo diversi orientamenti da parte del Legislatore, non saranno più prorogate a partire dal 2024. Il principio della cosiddetta 'opened competition' di matrice comunitaria, si applica, infatti, anche alla totalità di questo delicato settore in ordine al quale l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha il dovere di attivarsi fin da subito per non interrompere il flusso di cassa garantito allo Stato e per offrire il suo contributo in vista della auspicata riforma della regolamentazione del gioco pubblico”.

 

Il discorso integrale del direttore generale Roberto Alesse è consultabile in allegato.

 

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