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Ige 2024, il futuro sostenibile del gaming: 'Tra riordino, legalità, tutela del consumatore’

18 aprile 2024 - 12:18

La prima tavola rotonda all’Ige - Italian gaming expo & conference 2024, organizzato da Gn Media al Palazzo dei congressi di Roma, riguarda il ‘Futuro sostenibile del gaming.’ Tra i temi approfonditi, il riordino, la legalità, la tutela del consumatore.

Scritto da Carlo Cammarella

Roma -  Il tema centrale della tavola rotonda che apre i lavori all’Ige - Italian gaming expo & conference 2024 presso il Palazzo dei congressi di Roma riguarda il futuro sostenibile del gaming. Diversi relatori hanno preso parte a questo primo dibattito dell’evento organizzato da Gn Media analizzando diversi argomenti quali il riordino, la legalità, la tutela del giocatore e il gioco responsabile. A moderare questa opening conference è il conduttore e giornalista, Nicola Porro. 

Tra i primi a interventi in questa conferenza d'apertura c'è quello dell'onorevole Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati, che sottolinea come la nuova legge sia una “possibilità per lo Stato di trovare senza dubbio alcune risorse in più dal prelievo fiscale, risorse che permettano all’amministrazione di fare le sue scelte. Credo che con questo decreto siamo riusciti a raggiungere un contemperamento di interessi salutare per tutti. Si parte sempre dalla tutela del cittadino, usufruitore dei servizi legali, efficaci, tracciabili e puntuali anche nel rispetto gli ordinamenti giuridici che si sono fatti più ristretti in un’ottica di tutela e professionalizzazione delle aziende. Un approccio decisamente più sereno.”

Osnato evidenzia anche come in passato “abbiamo provato a lasciare la massima libertà di scegliere le modalità di come organizzare il gioco fisico e abbiamo visto che qualcuno si è lasciato prendere la mano. Una giusta precauzione si è trasformata in un abuso di precauzione stessa. Oggi sappiamo che andremo anche a regolamentare questo tipo di gioco e sappiamo che ci sarà un dibattito con gli enti locali. Io credo che il concetto di responsabilità possa aiutare questo empasse e che si possa arrivare a responsabilizzare gli enti locali dicendo che la comunità può ottenere vantaggi fiscali e mentre la legislazione si occupa di come tutelare i soggetti più deboli. La soluzione è la compartecipazione anche nell’ingresso del prelievo fiscale degli enti locali in modo che siano responsabili delle scelte che fanno.”

L’onorevole Ettore Rosato, segretario Copasir, membro commissione Affari esteri della Camera dei deputati afferma che quello del gioco “é un settore con cui mi confronto da molto tempo e ritengo fondamentale che la politica ne riconosca il valore sia in termini economici, dal gettito fiscale al numero di addetti e aziende presenti sul mercato; sia in termini di legalità e di impatto sociale. Il gioco pubblico è una barriera alla criminalità organizzata ed è un sistema controllato, che consente anche di monitorare quelli che sono i rischi di ludopatia che possono emergere.”

“Se guardiamo al futuro della filiera, una riflessione va sicuramente fatta attorno a quelle che sono le nuove tecnologie, in particolare il gioco online che per certi aspetti sfugge alle regole del gioco legale tradizionale. Sappiamo che i numeri segnalano un trend in questa direzione: dal 2020 la raccolta a distanza ha superato la raccolta in presenza ed ormai oltre il 26 percento dei giocatori è impegnato soprattutto o solo nel gioco sui siti web.”

“È un aspetto nuovo che nei prossimi anni probabilmente sconvolgerà ancor più il mercato, come avviene anche in altri comparti con la diffusione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale con tutte le opportunità ma anche le derive e i rischi collegati. Ho sempre ritenuto che la riforma del settore dei giochi dovesse andare di pari passo per quanto riguarda l’online e la filiera tradizionale, ma ritengo che a prescindere da quello che è stato adottato ad inizio anno, le istituzioni debbano continuare a mantenere aperto un canale di dialogo e ascolto con le molte realtà anche oggi rappresentate in questa Esposizione.”

Giovanni Emilio Maggi, Chief institutional affairs & communication Officer Sisal, anche lui tra i relatori afferma che: “L’Italia ha avuto un sistema normativo per molto ritenuto all’avanguardia in Europa. Tuttavia negli ultimi cinque anni c’è stata un’inerzia a una serie di rallentamenti rispetto ad altri paesi che hanno superato l’Italia dal punto di vista attenzione ai consumatori. La normativa italiana deve reagire sul tema della tutela dei consumatori e non solo parlare di gioco responsabile. Bisogna cercare di intercettare coloro che hanno avuto problemi sul gioco e soprattutto bisogna cercare di prevenire, cosa che mi sembra il legislatore italiano stia impostando con legge delega. Anticipare significa avere strumenti di ricerca e analisi e tutto ciò che la tecnologica di può offrire per anticipare il problema e capire quando un giocatore sta prendendo strada una non idonea prendendo il controllo.”

Gennero Schettino, Chief of external relations & communications di Lottomatica, spiega invece che il riordino si sta muovendo su tre direttrici: la tutela della legalità, la tutela del consumatore e il gettito erariale: “Questi tre obiettivi si ottengono assieme e la tutela del consumatore credo sia il vero driver delle aziende. Tutti abbiamo bisogno di quella stabilità che sta arrivando anche con il riordino del gioco online e che in seguito verrà anche con quello fisico. Questo porta ad avere una prospettiva di business più stabile. Siamo di fronte a un fenomeno di massa a maggior ragione difficile da inseguire e bisogna intervenire, formare come fanno le grandi aziende dell’intero settore. E’ l’unica strada per dare stabilità al sistema. Il riordino è infatti una boccata d’aria ed evidenzia come la politica abbia preso consapevolezza del fatto che non può girarsi dall’altra parte.”

Michele Sessa, Institutional & regulatory affairs director, Bu international director Snaitech, parla invece di quattro pilastri, ovvero regolazione, responsabilità, tecnologia e sostenibilità: “Crediamo che la regolazione debba seguire l’evoluzione del mercato passo dopo passo ma negli ultimi venti anni è stata troppo lenta. Deve anche esserci una trincea a difesa del gioco legale. Una regolazione non adatta al mercato porta la domanda verso l’illegalità. Per quanto riguarda la tecnologia invece, tutte le aziende stanno studiano fenomeni nuovi, come ad esempio il metaverso, e dobbiamo capire come incideranno in futuro sull’esperienza di gioco. Sulla responsabilità sociale si sta lavorando da tanti anni e in futuro crediamo che ci vogliano azioni concrete che diano risultati tangibili. L’ultimo punto è quello che riguarda la tenuta economica del settore e dell’industria e gli attori coinvolti in questa tenuta sono oi consumatori, l’industria e l’erario. Il consumatore deve sentirsi sicuro e ricevere un’esperienza gratificante come intrattenimento, mentre l’industria ha visto positivamente la riforma che ha posto le basi per il nuovo mercato. Crediamo che sia un passo importante per affrontare il prossimo futuro perché lo Stato deve avere anche dei partner per affrontare sfide affinché il futuro sia sostenibile. Ultimo punto è infatti quello dell’erario: la riforma fiscale prevede l’invarianza di gettito: lo stato si aspetta di incassare da questo settore 12 o 13 miliardi di euro, utili per le politiche di welfare che ogni governo andrà a espletare. Servono regole chiare e una stabilità fiscale.”

German Wood Senior international development manager Bet365 afferma: “Credo che per affrontare bene le sfide del futuro dobbiamo dare un’occhiata alla storia del settore del gioco in Italia. Io ho cominciato a lavorare in Italia nel 1992 quando sia giocava via posta e fax e telefono e ora lavoro nell’online, All’epoca era un settore di nicchia e avevamo decine di migliaia di clienti in sedici mercati internazionali. Ora siamo in una situazione diversa perché abbiamo milioni di clienti che sono incentivati a giocare perché ora il ritorno al giocatore è del 90 percento nelle scommesse e del 95 percento nei casinò.”

"La gente è incentivata e la differenza sta nel fatto che abbiamo un pubblico più vulnerabile e dobbiamo adottare misure legate al gioco responsabile per proteggere i clienti e il settore. Non serve a nessuno avere clienti che perdono e giocano troppo. Ora veno un mercato diverso e di massa in cui anche noi operatori dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Noi vogliamo adottare tutte le misure legate al gioco responsabile dobbiamo utilizzare software sofisticati, personale educato su questo tema.”

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