Sbc Summit Lisbona, esperti a confronto sulla nuova era del gioco in Italia
Oggi, 26 settembre, all'Sbc Summit Lisbona il panel sul mercato italiano organizzato da Gioco News esplora le opportunità o i rischi del riordino del gioco.
Che l'Italia rappresenti un mercato di riferimento e di estremo interesse per il resto del mondo, è un fatto noto, per chi lavora all'interno dell'industria del gaming. Ma oggi tale assunto diventa ancora più vero alla luce dei lavori in corso, a livello normativo e legislativo, che si preparano a rivoluzionare l'intero settore.
Partendo dall'ormai imminente gara per il rinnovo delle concessioni online, fino ad arrivare al processo di riordino che dovrà riguardare l'intero comparto.
Ecco quindi che il “caso Italia” torna ad essere un tema centrale, a livello internazionale, da dover approfondire. Da qui nasce il dibattito organizzato da Gioco News all'interno di Sbc Summit Lisbona, in collaborazione con il team organizzatore della kermesse. Con un panel dal titolo: “The new era of Italian gaming market” (la nuova era del mercato italiano del gioco), in agenda oggi, 26 settembre, terzo giorno della manifestazione e quello di maggior approfondimento sul lato del contenuto, sul palco centrale. A testimonianza dell'interesse che si pone nei confronti del nostro Paese, ritenuto da più parti un trend topic.
“L'Italia, come secondo mercato europeo del gaming, sta affrontando una profonda revisione delle normative dopo che il Governo ha introdotto cambiamenti radicali, tra cui la scadenza di tutte le licenze online alla fine di quest'anno e nuove normative sulla pubblicità e sulla sicurezza dei dati”, recita l'abstract del convegno. Prima di proporre un interrogativo, pungente, ma concreto: “Queste modifiche soffocheranno la crescita del settore o forniranno un incentivo agli operatori e agli affiliati più forti per raggiungere la vetta?”.
Un tema che verrà sviluppato e approfondito attraverso una serie di esperti e protagonisti del mercato italiano, come l'amministratore delegato di Microgame Marco Castaldo e l'avvocato Stefano Sbordoni, volto noto all'industria anche fuori dai confini nazionali, a cui viene chiesto di illustrare e introdurre in maniera completa il cambiamento a livello normativo che si prepara ad affrontare l'industria nel nostro Paese. Anche se, come spiega il legale, “la riforma del sistema di gioco italiano è ancora un bozzolo, ma sta già producendo effetti sul mercato. La turbolenza è tangibile: vediamo cosa succede quando il bozzolo diventerà una crisalide”. E aggiunge: “Sbc Summit Lisbona si inserisce perfettamente nella cronologia di questo processo e il panel italiano rappresenta una buona opportunità per analizzarlo con illustri esperti”.
In effetti, va detto, se è palese l'importanza del mercato italiano del gaming a livello internazionale, è altrettanto evidente quanto sia centrale l'evento di Sbc all'interno del panorama globale del gaming. Com'è ben noto a tutti, del resto, il livello dei contenuti ospitati all'interno delle manifestazioni organizzate dal gruppo britannico, che hanno sempre posto in primo piano la parte di conferenze rispetto a quella espositiva, allestendo nel corso del tempo degli eventi in grado di ispirare, e non solo di (in)formare gli addetti ai lavori dell'industria, con una proposta di qualità.
Motivo in più per ospitare un dibattito dedicato all'Italia all'interno di questo evento, con il Summit di Lisbona che – come appare evidente anche sfogliando lo speciale che gli abbiamo dedicato nel numero della rivista di settembre (consultabile integralmente online a questo link) – oltre a rappresentare il fiore all'occhiello per il gruppo Sbc, si propone anche come uno dei principali appuntamenti nell'agenda dell'industria globale.