Roma - "Il riordino dovrebbe avere come obiettivo quello di operare con la massima attenzione per produrre un sistema più avanzato e sicuro, ma compatibile con la tenuta di equilibri preesistenti, spesso, già eccessivamente stressati."
È quanto emerge nella presentazione della tavola rotonda svoltasi oggi, 29 novembre, a Roma presso la “Sala delle Bandiere” del Parlamento europeo in Italia, e promossa dall’Osservatorio permanente su Osservatorio Giochi, legalità e patologie dell’Eurispes sul tema “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”, che vede la partecipazione di Antonio De Donno, procuratore della Repubblica di Brindisi e presidente dell’Osservatorio dell'Eurispes, del prefetto Giuseppe Pecoraro, di Simonetta Matone (Lega), Camera dei Deputati, di Mario Lollobrigida, direttore Giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, di Laura Mazza, segretario generale Federformazione, del coordinatore del tavolo di lavoro, Alberto Baldazzi, con il giornalista Emilio Albertario a moderare l'incontro.
L’Istituto rileva da tempo l’esigenza diffusamente avvertita di un complessivo riordino dell’offerta del gioco pubblico nel nostro Paese. Più volte annunciato, e altrettante volte rinviato, oggi sembra che questo percorso stia finalmente prendendo forma. E proprio nel merito dell'all’imminente inizio della discussione sull’attuazione dell’art. 15 della legge delega sul riordino l'istituto Eurispes evidenzia quelli che definisce "alcuni aspetti decisivi e intrinsecamente tra loro collegati".
Si parte dalla "giusta attenzione che deve essere riservata al fenomeno dell’esplosione del gioco online (che nel 2022 ha assorbito 73,1 miliardi di euro, mentre nella rete fisica è sceso a 62,9 miliardi)", alla quale tuttavia "deve corrispondere analoga attenzione al gioco fisico che necessita di interventi urgenti e organici". In questo senso "il riordino dovrebbe operare per superare l’impatto del 'federalismo' sul gioco pubblico, ovvero la tendenza delle Regioni e dei Comuni a legiferare in ordine sparso sulle distanze dell’offerta di gioco dai 'luoghi sensibili' e a emettere delibere sugli orari dell’offerta della rete fisica al fine di contrastare le dipendenze da gioco. Ciò perché la storia dell’ultimo decennio ha dimostrato la pratica impossibilità di coniugare, ad esempio, l’applicazione del 'distanziometro' e l’esistenza dell’offerta fisica del gioco pubblico".
Per quanto riguarda il rapporto tra gioco fisico e gioco online secondo gli esperti dell'istituto di ricerca "va segnalata l’impraticabilità di quanto ad oggi avanzato per il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, risultando in qualche misura paradossale che gli strumenti proposti per il gioco fisico (distanziometro e riduzione oraria) possano essere raggirabili attraverso il gioco online, che resta 'aperto' 24 ore al giorno e risulta fruibile via smartphone anche dall’interno di 'luoghi sensibili' ".
Viene evidenziato anche quanto sia importante "evitare la marginalizzazione e/o la ghettizzazione dell’offerta di gioco pubblico, per preservare l’obiettivo di mantenere la funzione di presidio di legalità che la rete fisica esercita, con i suoi 85.000 punti vendita", sottolineando l'importanza e il ruolo degli esercizi pubblici riconosciuti anche dalla Magistratura e dalle forze dell’ordine quale "alleato essenziale".
Nel riordino, dunque, continua ancora Eurispes, "va riconosciuto il ruolo rilevante occupato dai punti vendita generalisti", e quello degli apparecchi da gioco Awp più classicamente 'da intrattenimento', ma i quali "generano circa due terzi degli incassi per l’Erario, contribuendo alla connotazione labour intensive della filiera del gioco fisico, che occupa circa 140.000 addetti".
Con riguardo al contrasto del disturbo da gioco d’azzardo, secondo l'Eurispes, "si deve partire dalla costatazione dell’insufficienza dell’attuale offerta sociosanitaria ed operare per potenziarla unitamente ad implementare le iniziative di prevenzione". E anche in tal caso viene rilevato che "è utile valorizzare il ruolo degli esercenti", formati e 'messi in rete' con le istituzioni ed i servizi sociosanitari del territorio.
In merito agli aspetti erariali, e in un’ottica di equilibrio tra le diverse aree del gioco pubblico, "si deve prestare attenzione a non rendere alcune tipologie di offerta – quelle già fortemente gravate – meno appetibili per il giocatore, con ulteriore riduzione delle percentuali di restituzione in vincite (cosiddetti payout)".
L'Eurispes chiude quindi l'elenco degli "aspetti decisivi" con uno sguardo alla cornice europea dentro la quale il riordino si pone. In questo "la tutela della salute, dei minori e dell’ordine pubblico possono giustificare restrizioni alla libertà di impresa ma tali restrizioni devono essere sempre proporzionate, non discriminatorie e adeguate al perseguimento dello scopo per cui sono state introdotte. Questa è la sfida europea di ogni mercato regolato e la stella polare dell’opera di riordino normativo del settore che non può guardare esclusivamente all’incremento delle entrate erariali".
Gli esperti dell'istituto sottolineano come sia essenziale che sul tema del riordino dell’offerta del gioco pubblico "si svolga un ampio confronto che veda la partecipazione e i contributi di tutti i soggetti, istituzionali, imprenditoriali e della società civile, impegnati nel settore. Quanto più questo dibattito sarà approfondito, maggiori saranno le possibilità di ridisegnare un sistema funzionale".
Questo processo di riordino, ma anche la complessiva offerta di gioco pubblico che ne deriverà, necessitano, secondo Eurisped, "di studi adeguati alla rilevanza che il settore ha nel panorama economico e sociale del Paese; studi che, al momento, sono carenti o addirittura assenti. In particolare, manca una analisi approfondita della realtà del gioco illegale, sia nella sua dimensione fisica sia nell’online, ma anche il disturbo da gioco d’azzardo necessita di costanti studi che portino all’elaborazione di protocolli adeguati alla cura dei soggetti patologici presi in carico dai servizi per le dipendenze, e su questi piani l’Eurispes intende proseguire, in una linea di impegno e di ricerca consolidata negli anni".